lunedì 13 agosto 2007

Una Pace Condivisa


Ho inserito questa foto perchè perchè una Pace in Palestina si deve creare soprattutto per i bambini palestinesi ed israeliani.
Per noi questi giorni sono un periodo di vacanza per molti bambini sono giorni di giochi e mare, ma non per tutti.....
Il Caso dei piccoli rom di questi giorni e l'immagine dei bambini della "terra santa" ha posto in me un problema di coscienza, da persona interessata di Politica non posso rimanere indifferente.
Per carità non ho scoperto l'acqua calda, ma credo che qualche volta la Politica farebbe bene ad occuparsi oltre che di gay e no-global anche delle questioni internazionali che affliggono da decenni il mondo e anche la nostra Italia visto che abbiamo 2.000 soldati in Libano e tanti altri sparsi per il mondo.
Prodi ieri ha affermato:

«Stiamo aiutando fortemente, lealmente e con energia lo sforzo di Abu Mazen e Olmert per fare gesti di pace, che sono difficilissimi. Non possiamo avere la pace se i palestinesi sono divisi, lo capiscono benissimo anche loro. C’è la chiara consapevolezza che non possiamo avere una pace di lungo periodo con due Palestine». Prodi ha aggiunto: «Hamas esiste, ed è una struttura molto complessa, dobbiamo aiutarla ad evolversi. Questo deve essere fatto apertamente, con trasparenza, discutendone, come ho fatto, con Abu Mazen e Olmert nel mio ultimo viaggio». Prodi ha spiegato che l’obiettivo della politica italiana in questa zona è quello di avere «due popoli e due nazioni che vivono in pace come due paesi europei». Chiaramente - bisogna spingere al dialogo perché questo avvenga. Non bisogna chiudere il dialogo con nessuno».

Appoggio in pieno le parole di Prodi che non sono ne di destra ne di sinistra, ma parole giuste e frutto di un saggio ragionamento, credo condivisibili da molti.

16 commenti:

Anonimo ha detto...

sito interessante. ci rivedremo spesso

Anonimo ha detto...

Forse condivisibili da molti.
Ho i miei dubbi che siano la maggioranza.
Sicuramente non condivise da me.
Ancora una volta, più che per il concetto in sè, volendo anche lodevole, per la tempistica con il quale escon fuori queste dichiarazioni.
Essendo per la fase temporale, forse perfino dannosa tale esternazione, in vista del raggiungimento della pace e del componimento delle forze in campo in modo accettabile.

Un'intempestività che sono in dubbio se attribuire alla ben nota incapacità di Prodi (questo sì pensiero condiviso da molti), all'incoscienza con cui ride e sorride anche nel bel mezzo di catastrofi da lui create od a sospettissime mosse con secondi fini.
Che in fondo al messaggio spiegherò quali possan essere, se tali sono.

Sintetizzando:
tutti saremmo ben felici (beh, quasi tutti) se Hamas si evolvesse in modo tale da poter raggiungere ancor più facilmente quel processo di pace, quel negoziato complesso che si sta cercando di tirar fuori, con la fatica di chi ha alle spalle ancora l'odor del sangue fresco.
E' addirittura una banalità dirlo.

Ma solo nelle ultime settimane, a voler almeno aprire, non dico spalancare gli occhi, Hamas dimostra benissimo che è tutt'altro che propedeutico e d'aiuto, che desideri un negoziato di pace in qualsiasi altro modo che non sia inacettabile.

Hamas, dicevo, nelle ultime settimane ha promosso e coordinato un colpo di Stato nella striscia di Gaza. Col sangue e la violenza ha scardinato e quasi distrutto le istituzioni legittime e democratiche dell'Anp.

Ha RIFIUTATO qualsiasi eventualità di collaborare con una forza multilaterale di interposizione.
Quella forza stessa che Isralele, per la prima volta, pur nell'incertezza dei risultati, accetta, disponibile.

Hamas ha anche, nuovamente, ribadito che MAI e poi MAI accetterà le 3 condizioni poste dalla comunità internazionale per raggiungere un negoziato di pace, condizioni che sono:
FINE DELLA VIOLENZA - Hamas ha detto no.
RISPETTO PER GLI ACCORDI DI PACE GIA' STIPULATI - Hamas ha detto no.
RICONOSCIMENTO DELLO STATO DI ISRAELE - Figuriamoci.. Hamas ha detto no.

Quindi dove sarebbe la possibile evoluzione di Hamas? Di cosa sta cianciando Prodi? Dov'era il suo cervello mentre accade e accadeva ciò? Dove vive?
Purtroppo qui. Ed esterna. E sorride.

E d'altra parte le supposte qualità democratiche di Hamas, la sua capacità di rappresentare la popolazione palestinese è stata già messa fortemente in dubbio da Abu Mazen.

Non è finita.
Il Quartetto mediorientale che si sta impegnando in questo processo di pace verso un negoziato almeno decentemente stabile (Giordania, Egitto, Israele, Palestina) nell'ultima riunione del 19 Luglio a Lisbona, ha visto l'AUTOESCLUSIONE di Hamas dai prossimi passi del negoziato.

A quella riunione han preso parte, è bene ricordarlo anche il segretario generale dell'Onu, così come il ministro degli Esteri locale Portoghese in qualità di rappresentante dell'UNIONE EUROPEA e, per conto di Putin, Sergej Lavrov.
E proprio Mosca, poco dopo, conferma APPOGGIO PIENO E CONVINTO ad ABU MAZEN (non Hamas suo avversario bellamente nemico della pace), riconoscendolo come "legittimo dirigente del popolo palestinese".

Come si vede, la comunità internazionale ce la sta mettendo tutta. E per farlo ce la mette tutta per sostenere ABU MAZEN ed a isolare il criminale HAMAS, isolata dopo il sanguinoso golpe di Giugno e le sue esternazioni contro il negoziato di pace possibile.

E credetemi, non è una cosa piccola, di poco conto!
Fino a ieri le divisioni tra gli interlocutori si sono proiettate anche sulle relazioni Mosca-Washington-UE.
Senza contare il poter vedere Israele e Abu-Mazen-palestinesi ad un tavolo, con Egitto, Giordania..
E' un momento ed una chance rarissima, eccezionale che, per quanto la questione sia complessissima e mini la sua storia la fiducia nel futuro, è quanto di meglio forse potessimo mai sperare da anni ed anni.
Vedere Ehud Olmert che si reca in visita a Gerico è qualcosa di speciale, deve esser ben compreso questo, perchè nello sforzo intenso di arrivare a quel negoziato di pace, Ehud Olmert passa i suoi guai interni (l'incertezza e la sfiducia degli israeliani è anche legittima visti i precedenti) politicamente parlando.
E va a Gerico per concordare POLITICHE COMUNI per la sicurezza in Cisgiordania, passaggio fondamentale per quel processo di pace.
E nel mentre, Giordania, Egitto e Israele tornano a dialogare del piano di pace della Lega Araba.
Una situazione, si capirà, straordinaria e delicatissima, dagli equilibri ancora fragili quanto miracolosi.

Eppure Prodi se ne esce, ORA, proprio ORA, con questa sparata.
E siccome Prodi stupido non è, lo dimostra il fatto che contro ogni previsione e buon senso è ancora lì al suo posto, un motivo deve pur esserci.

Quale?
Il sospetto è che appunto non sia un caso, nè una cazzata detta per incopetenza e leggerezza, nonostante il suo stolido sorriso inviti a pensarlo costantemente.
Bensì mossa utile (a lui) e ben calcolata.
Cerchiamo d'esser maliziosi, perchè politici e politica lo sono eccome.
E perchè a pensar male, spesso ci si azzecca come dice uno che di politica se ne intende (Andreotti).

Due le ipotesi che suggerisco io, ma invito chiunque a offrirne altre.

1) Prodi ha voluto, con tale allucinante esternazione, tempisticamente (e non solo) parlando, inviare un segnale amico, un messaggio subliminale (non troppo) a quella parte della sua coalizione che recentemente si dice bastonata ed insoddisfatta su temi di politica economica e che lo aspetta a fine ferie per fargli la festa in Piazza.
Quella parte più a sinistra della sinistra, la più rossa che vede appunto in Hamas un eroico modello di liberazione contro i nemici storici: Israele, Occidente.
D'altra parte di bastonate ne ha prese dalla storia e dalla verità che a liberato molti popoli dalla schiavitù del comunismo rivoluzionario e modelli gliene son rimasti pochi. Ma gli resta il sogno e soprattutto, ora, il rancore così dissennato da simpatizzare anche per terrorismo che mai e poi mai avrebbe senso associare al comunismo (quello Islamico per dire).

2) La mossa Prodiana rientra nel contesto del piede in due scarpe, politica comune in verità anche alle altri parti politiche e che sono stato lo strumento primo, quello di non farsi nemici chiari, di sceglire e nel contempo di non scegliere o dar l'impressione di aver dovuto far scelte obbligate e non condivise, che forse ha risparmiato tante volte l'Italia ad attentati nel suolo patrio, rivendicazioni di gruppi, magari in franchising come quelli di nuova generazione Alqaediani, che potrebbero voler vendicare i "fratelli" antiperialisti, antioccidente e antisionisti di Hamas.
Insomma, tenersi buoni tutti, anche criminali e delinquenti.
Per non aver casini in casa propria.
Chè di casini, già ne ha fin troppi di suo, avendo l'equilibrio minato costantemente anche al suo interno, il "povero" (lui dichiara 80000 Euro di reddito.. BUM!) Prodi.

Buona giornata.

Alieno

Anonimo ha detto...

"ha" liberato, nn "a", perdonate gli errori, scrivo davvero molto in fretta rubando tempo (volentieri) ad altre incombenze.

Ciao.

Alieno

Dany ha detto...

inserito il link! ci leggiamo presto :)

Anonimo ha detto...

Ricordo solo che Hamas aveva vinto le elezioni, elezioni che tutti gli osservatori internazionali avevano giudicato regolari.
Ma a Stati Uniti ed Israele questo non è andato bene perciò hanno fermato tutti gli aiuti economici, compresi i dazi doganali che erano soldi palestinesi che Israele amministra.
Tutto normale per noi, vero?
Chi da agli Stati Uniti il diritto di decidere quale debba essere il governo di altri Stati?

Anonimo ha detto...

Incredibile, Alieno riesci a fare i tuoi comentini veloci ovunque :))))

Scherzi a parte, lo so come la pensi e forse condivido il fatto che mortadella abbia voluto attirarsi le simpatie della sinistra estrema con quella esternazione, condivido molto meno tutto il resto. Hamas ha vinto regolalarmente elezioni libere proponendo un programma politico incentrato allo sviluppo e alla lotta alla corruzzione in Fatah. Non si può far finta che non ci sia in nessun contesto politico o trattativa. Concordo sull'esigenza di isolare l'ala estremista ma secondo me isolare l'ala politica di Hamas sarebbe un errore gravissimo sia in termini prettamente politici che strategici
Un abbraccio a tutti

AlexTurkish ha detto...

Poteva essere tutto giusto prima dei fatti di Gaza, ma non capisco ora dove sarebbe il confine tra l'ala estremista di Hamas e l'ala politica.
visto che Hamas dice no a qualunque condizione quali sarebbero gli spazi di manovra per una trattativa?
Visto che finalmente l'anima moderata palestinese si è fisicamente separata da quella più estremista, non sarebbe meglio puntare a consolidare la posizione moderata e farla diventare finalmente una nazione e lasciare al loro destino i pazzi di Hamas?

Anonimo ha detto...

Beh, non credo sai che il milione e mezzo di palestinesi intrappolati a Gaza siano tutti estremisti. E poi l'ala politica di Hamas ha detto più volte di essere disposta a trattare. Bisogna infine tenere conto che se si è arrivati alla situazione di Gaza non è perchè una mattina quattro facinorosi si sono alzati e hanno detto: facciamo casino. Dietro c'è una storia lunga che, a partire dal boicottaggio occidentale, non ha permesso ad Hamas di governare nonostante con gli accordi interpalestinesi del Cairo avessero esplicitamente riconosciuto Israele

Anonimo ha detto...

Non sopporto i commenti ideologizzati e non argomentati.
Non Israele e Usa han deciso.
Ma anche Eu, anche Unione Sovietica, Lega Araba.
Che Hamas non c'entra, non vuole la pace, non la rende possibile rifiutando i punti essenziali che rendono possibile raggiungerla, tra le parti.
E non solo.
Questo lo dice
anche Hamas, che non accetta forze di interposizione, nè riconoscimento di quanto fin'ora raggiunto per la pace, nè di riconoscere Israele, continuando a cercar di uccidere, riuscendoci e fomentando l'odio eterno, fino alla morte.
E' perfino Hamas che dice
che non vuol alcun dialogo, nè tavolo, nè pace, finchè esisterà Israele.
Lo dice e lo fa.
E però c'è, chi come Franca,
come da megafono, slogan trito e ritrito, ti inventa che decidon tutto solo Usa e Israele.
Non ascoltano nemmeno Hamas che difendono.
Demagogia triste.
Non è d'aiuto per un vero percorso di pace.

E poi indebolire Abu Mazen, adesso, con cui forse si può, che tutti accettano tranne Hamas che continua ad uccidere e lo farà fino alla morte, è addirittura incosciente.
Ma i palestinesi li volete vivi davvero? In pace davvero? Con un loro stato davvero?
Con un futuro davvero?
O la pace è strumentale e siete dalla parte della politica di morte, muoiano pure i palestinesi per la causa, purchè si combatta contro Usa e Israele?
Quanto odio ideologico.
Quanta demagogia.
Quanta poca voglia di pace.
Quanto poca speranza viene per i palestinesi da costoro.
Che tristezza.

Alieno

Anonimo ha detto...

Nessuno ricorda un fatto essenziale.
Hamas rifiuta di riconoscere Israele.
Lo combatterà fino alla morte di conseguenza.
Perchè nascondersi nella dialettica per ingannar che un processo di pace è possibile a queste condizioni?
Sono in tanti a voler Israele (o Usa) morti e scomparsi.
Basta con l'odio.
Basta.
Quanti morti volete?
Quanti?

Alieno

Anonimo ha detto...

Alieno, sarebbe interessante se tu ti dessi una letta agli accordi del Cairo, magari potresti vedere che Hamas ha riconosciuto gli accordi pregressi (Oslo) la Palestina ai confini del 69 che di fatto corrisponde al riconoscimento di Israele e tante altre cosine. Vuoi la pace? Giustissimo, ma la pace la fai con il nemico non con un commerciante che ti da una pace parziale in cambio di qualche milione di dollari. Se tratti la pace lo fai in cambio di pace, non di territori e per ottenere questo tratti con il nemico, Hamas. In questa situazione tutti hanno colpe, Hams, Fatah, Israele, Europa, Usa e perfino la nonna di Piero....:))) ma non è il momento di vedere di chi siano le colpe come i bambini, si tratta di parlare, di mettere le forze contrapposte una di fronte all'altra. Ma c'è questa volontà?

AlexTurkish ha detto...

Per Ely
Guarda che il riconoscimento di Israele di Hamas al Cairo è tutto da ridere nel senso che ha usato una formula del tipo: riconosco che Israele esiste, ma non riconosco che ha diritto di esistere.
Non è proprio il massimo come disponibilità al dialogo.
E' chiaro che a Gaza la maggior parte degli abitanti non è con Hamas, ma è anche chiaro che la maggioranza dei suoi fedeli è lì e non in Cisgiordania.
A questo punto la diplomazia dovrebbe muoversi solo per fare uscire quanti più palestinesi da Gaza e non per recuperare un dialogo con un sordo.

Anonimo ha detto...

Ely, non so da dove attingi notizie, ma sei in errore.
Il punto è appunto che Hamas non ha accettato i punti descritti.
Non vuole quindi negoziare la pace.
Siccome non si tratta di commercianti, ma di vite e futuro di vite, direi che conviene fare alcune considerazioni.
Per esempio.
Perchè Prodi ha esternato sul dialogo di Hamas necessario o utile per la pace e successivamente manda Sircana a rimediare la figuraccia internazionale, dicendo che non di negoziati di pace parlava, solo così, far due chiacchere, tutto qua?
Perchè D'Alema già, con l'artifizio del linguaggio politico-diplomatico disse la stessa cosa sulla necessarietà di dialogare per la pace con Hamas e poi, Fassino, recandosi sul posto, in Palestina, ha dovuto correggere l'idea rendendosi conto che con Hamas non si può negoziare (è Hamas che non vuole, non Israele) e che Abu Mazen è l'unico interlocutore?

Allora cominciamo a fare distinzioni.
Non è confusa la sinistra italiana sul tema.
Una cosa è la sinistra.
Altra cosa i comunisti.
Una cosa è Fassino e la sinistra riformista, moderata, moderna ed evoluta.
Una cosa diversa i comunisti, incapaci di evolversi, ancora schiavi dell'odio ideologico, della lotta contro i nemici storici, difficoltà anche dei Ds finchè non si son recati a toccar con mano la realtà.

La sinistra capisce che è Abu Mazen l'interlocutore con cui si può costruire pace.
I comunisti non sono interessati alla pace, ma solo che il nemico primo di Israele (con lui Usa, Occidente, Imperialismo) l'abbia vinta. Lo sostiene comunque, legittimando lui ma anche qualsiasi altra forma di terrorismo che combatte contro i nemici comuni: Usa, Israele, Occidente, Imperialismo.
Sostiene cercando legittimità per Hamas, per Hezbollah, per Taleban.
Non è un caso.
Ma è la dimostrazione che la pace ai comunisti non interessa se non comporta la sconfitta di Israele, Usa ecc.

Ultima cosa.
Prodi agisce per questo (ma anche per altri temi, tipo tesoro Banca d'Italia con conseguente condanna di Bruxelles per dire) motivo: deve accontentare la sinistra estrema (comunisti) che scenderà in Piazza a fargli la festa.
Gli vuol dare il contentino.

Infatti.

Prodi è da sempre, dice, Europeista convinto, fedele alle direttive insindacabili di Bruxelles.
Eppure.
L'Europa dice che è solo Abu Mazen l'interlocutore.
Non solo.
L'Europa (come l'ONU) hanno non a caso messo HAMAS tra i gruppi terroristi criminali. Nella listra delle organizzazioni criminali Onu ma anche Eu, c'è Hamas.

Quindi, cari comunisti (e non sinistra, altra cosa, altra evoluzione, possibilità di dialogo e confronto davvero ragionato senza lo schieramento dell'odio ideologico quindi), non solo siete contro Israele, contro Usa, contro Onu, ma anche contro Europa!
Siete contro tutti, per i terroristi, che non vogliono negoziato, che non hanno accettato nulla a parole ma nemmeno nelle azioni (infatti hanno ammazzato un sacco di PALESTINESI nella guerra per il dominio contro Abu Mazen, PALESTINESI SIGNORI, non Israliani, Usa, occidentali imperialisti, PALESTINESI HANNO UCCISO!).

Questa non è politica.
E' una dichiarazione di guerra, vecchia oltretutto.
Mai cessata.
Di odio.
Mai cessato.

L'unica cosa che si può chiedere ad Hamas è di cambiare per poter entrare nel tavolo.
MA HA RIFIUTATO, non è stata rifiutata.
NON VUOLE!
NON INTERESSA LA PACE, a voi comunisti interessa?
Oppure il vostro prezzo è quello di Hamas, l'eliminazione di Israele e di ebrei?
Perchè questo si tenta di difendere.

Nemmen pensando ai poveri palestinesi, al loro futuro tra l'altro.
Si venga allo scoperto.
Si faccia distinzione una buona volta.
La sinistra è una cosa.
Che fa anche politica.
I comunisti, ben distanti e diversi, non sono ancora abbastanza evoluti per far politica, tantomeno di pace, schiavi dell'odio ideologico, preferiscono la guerra, la lotta, di classe ed altro.
Per fortuna, sono minoranza.
Per non dire di peggio.

Alieno

Anonimo ha detto...

per giusta precisazione io non sono comunista e se potessi andrei a mitragliare personalmente gente del tipo Hezbollah e amichetti vari. Detto questo ti copioincollo uno spezzone di un articolo inerente agli accordi del Cairo, se siete capaci di confutarlo ben venga:[ la clausola inserita in quegli accordi, accettata anche da Hamas, che prevede la formazione di uno stato palestinese “entro i confini del 1967” altro non è che l’automatico riconoscimento de facto di Israele. Nessuno sembra averci fatto caso.....] come vedete non c'è una parziale accettazione, ma una totale accettazione dell'esistenza di Israele.
Qui non si tratta di mettersi a parlamentare con gli estremisti ma con la parte politica di Hamas a meno che non vogliate ammazzare 2,7 milioni di palestinesi che l'hanno votata. In ogni caso se è vero che oggi Abu Mazen ha emanato una nuova legge elettorale che impone ai partiti di accettare la linea politica e la carta della ANP è proprio una gran dimostrazione di democrazia. A mw non piace Abu Mazen, è il figlioccio di Arafat, gente corrotta che non ha implementato un solo progetto di sviluppo per i palestinesi ma ha solo intascato milioni di dollari. Certo, voi non ci farete caso a questo, voi vedete solo quei trecento terroristi pazzi facendo il loro gioco, ma i palestinesi sono 5 milioni tra Gaza e West Bank e non sono tutti terroristi. Io sono ebrea e so cosa significa essere discriminati, ma nel caso dei palestinesi Israele sbaglia in molte cose, indiscutibilmente. Fare la pace solo con Abbas non significa fare la pace, punto.

AlexTurkish ha detto...

Scusa Ely, se insisto, ma continui a prendere come passo avanti le dichiarazione di Hamas e Meshaal di riconoscere che Israele esiste (cosa ovvia), quando loro continuano comunque a non riconoscerne il diritto all'esistenza, il che significa solo "guerra a Israele".
Ci rendiamo conto tutti che Hamas ha vinto le elezioni, ma le ha vinte non perchè piaccia ai palestinesi, ma solo perchè era dall'altra parte rispetto a Arafat; probabilmente chiunque altro avrebbe vinto.
Il problema principale è che dietro ad Hamas c'e' probabilmente l'Iran e non credo proprio che uno sdoganamento di Hamas ne comporti automaticamente un suo sganciamento ; è più probabile invece che ritornerebbe ad avere un ruolo politico in palestina portandosi l'Iran dietro e fra un pò in Cisgiordania avremo la stessa situazione del Libano con Hezbollah.
Torno a ribadire che o si taglia il cordone ombelicale con Gaza o in futuro i problemi saranno ben maggiori.

Anonimo ha detto...

La comunità internazionale, Ely, non può dar legittimità ad Hamas solo perchè esiste.
Esisteva anche il Nazismo razzista antisionista.
Non si può dar legittimità al dialogo al razzismo nazista anti-ebreo finchè quel nazismo resta tale. Perchè appunto, si legittima il razzismo!
Hamas!
Hamas ora è questo.
Razzista.
Antiebreo.
Vogliamo dar legittimità al razzismo?
Alla politica della morte razziale?
Questo è solo uno dei mille motivi per cui il discorso di aprire al dialogo ORA e a queste CONDIZIONI significa attuare una politica pericolosa, in odor anch'essa di criminalità.
Non basta la rappresentazione.
Non basta che Hamas abbia rappresentanza di alcuni palestinesi (fossero anche metà o tutti).
Così come non è accettabile aprire al dialogo a, per dire, uomini che uccidono donne, che le considerano sottorazza, sottospecie, schiave.
Non basta la loro esistenza.
Per aprire al dialogo, essi dovrebbero rinunciare a quell'idea criminale.
A meno che non si voglia legittimar la morte e la schiavitù di donne.
Quindi non il tavolo, non il dialogo, ma chiarezza: sei fuori dalla comunità internazionale, dalla "civiltà" e dalla "sensibilità" comune finchè non accetti dei comuni denominatori che ci permettono di dialogare. Noi possiamo offrire strumenti culturali, ragioni, spiegazioni, ma la chiarezza e la determinazione devono essere inflessibili. Forti.
Tu non sei inaccettabile, razzista, in relazione a quel che faccio io o altri. Tu sei inaccettabile E BASTA!
Esci da quel presupposto di accettabilità ed ecco che si apre il dialogo, sempre stato lì pronto, aspettando altro che questo!
Quindi: niente tavolo con Hamas.
Niente dialogo Ora e stando così le cose. Finchè sei Hamas criminale terrorista non ci è possibile, spiace. Danneggi anche chi cerca, faticosamente, con decenni di rancore e sangue versato di costruire qualcosa di nuovo.
Li offenderemmo quelli che costruiscono. Che si guadagnano legittimità sul campo sacrificandosi.
Mentre Hamas rivendica a tutt'oggi:
di eliminare Israele e ebrei.
di eliminare dalla propria terra cristiani ed infedeli.
di eliminare palestinesi non conformi o soggetti ad Hamas.
di non accettare alcuna forza di interposizione internazionale a far da arbitro.

Abbiamo Abu Mazen che lavora, stanco di veder palestinesi perennemente in disgrazia o per personalismo politico.. che importa se il fine raggiunto è la pace? Rinuncia a vendetta, alla persecuzione dell'odio.

Abbiamo Israele che, con mugugni interni (per sfiducia comprensibile di molti), riapre vie commerciali.
Apre i condotti sanitari.
Definisce i futuri rapporti in modo che sia possibile convivenza.
Riapre la porta ai finanziamenti dei disgraziati palestinesi.

Questi sono quelli che lavorano per la pace. Come l'Europa, Usa, Onu.
Hamas ora, è nemico ferreo di negoziati. E' antisionista. Razzista. Criminale Terrorista(lista Onu e lista Bruxelles, Europa).
Chi può legittimar Hamas adesso è solo chi ha in odio nemici storici-ideologici (Israele, Usa.. ma anche Europa?).
A questi non sta a cuore la pace.
A questi sta a cuore la perpetuazione dell'odio.
Legittimano perfino il razzismo!
Poco male se i palestinesi muoiono come mosche, anzi, serve alla causa questo, alimenta l'odio.
Sveglia!
Cominciamo a fare distinguo.
A capire chi appoggia Hamas.
Perchè.
Cosa c'è sotto.
Contentini, regalini, strizzatine d'occhio. Incoscienti tornaconti.
Piedi in due scarpe.
O la scelleratezza dell'odio permanente.

Hamas non ha legittimità, per la comunità internazionale, come non la poteva avere Hitler ed il nazismo razzista. Pur avendo il consenso.
Ha fatto bene chi lo ha combattuto, altro che dialogo con la criminale dittatura.
Che comunque non voleva il dialogo.
A meno che oggi, nel difendere Hamas, non si voglia togliere legittimità a chi il nazismo lo ha combattuto duramente. Con ogni mezzo. Resistenza inclusa.
Delegittimiamo la resistenza anche?
Colpevoli di non aver dialogato col razzismo nazista criminale?
Basta con i doppio pesismi e le incoerenze folli.
Basta.
Sveglia.
Alieno