mercoledì 5 settembre 2007

Una Chiesa conservatrice e riformatrice ???

Dopo alcuni giorni di assenza riscrivo sul blog per discutere di Politica Ecclesiale dopo il raduno dell'Agorà di Loreto presieduto da Papa Ratzinger.
Due giorni che hanno visto la Chiesa parlare e affrontare i temi dell'ambiente, della povertà e degli ultimi fra gli ultimi della terra.
Tematiche importanti con testimoni di una Chiesa alternativa e riformatrice spesso "tenuta da parte" come il missionario Padre Bossi che nella veglia di sabato ha fatto un discorso veramente duro, reale e coinvolgente al tempo stesso.
Come non raffrontare le due facce della Chiesa, del Vativano e soprattutto di Papa Benedetto XVI, il quale mostra un lato profondamente conservatore e restauratore come il ritorno della messa in latino, l'uso di abbigliamenti desueti che definerei pre-conciliari e l'arroccamento estenuante su tematiche come l'aborto, l'eutanasia, l'uso di contraccettivi e di legami interpersonali (pacs,dico).
Dall'altro lato si affrontano tematiche come la guerra, l'ambiente, lo sfruttamento dei più deboli in modo eccezionale e talmente mediatico che non posso rimanere inascoltati.
L'Agorà di Loreto ha rappresentato un messaggio forte di giustizia sociale, internazionale e amplificato dal fatto che nella Piana di Montorso ci sono stati più di 450.000 giovani italiani ed europei.

Riporto qui di seguito un tratto del discorso di Padre Bossi ai giovani di Loreto:

Qui, in Italia, mi capita di sentire dei bambini o anche dei grandi che, di fronte al cibo, dicono: «Che schifo». Nelle Filippine vedo i loro coetanei frugare nella spazzatura e ringraziare Dio se trovano qualcosa. C’è una distorsione profonda in tutto questo. Qui c’è bisogno di recuperare i valori, là nelle Filippine delle condizioni di vita più umane.
Ma permettetemi un ultimo pensiero: mi sono chiesto molte volte il perchè del mio rapimento, perchè proprio a me, che amo lavorare nel nascondimento e mi son detto che ci sono molte persone che non vogliono pubblicità ma che nel segreto ogni giorno si prendono cura delle persone ammalate e sofferenti.
Io sono qui per loro. La loro testimonianza dà forza ai nostri sogni, perciò chiedo a voi di applaudire a queste persone. Questo applauso è per loro!"

11 commenti:

Anonimo ha detto...

certo: la Chiesa che definisci conservatrice è tale, a mio giudizio, nei fondamenti etici,morali e dottrinali...sono foindamenti che possono non piacere, ma personalemnte sarei allibito da una Chiesa che cambia idea al cambiare del vento.
in questo senso, la Chiesa non fa politica, nel senso che non ricerca il consenso assecondando gli umori, la Chiesa indica dei punti fermi che non vuole mettere in discusione e prova su altri piani ad essere riformatrice
saluti
mi trovi su
www.zenigada.ilcannocchiale.it

Anonimo ha detto...

Una Chiesa, direi, più che altro da Controriforma.

Anonimo ha detto...

Mah, gli abiti secondo me, sono un aspetto superficiale. Ognuno si vesti come gli pare, anche con le tuniche romane. L'importante è non insegnare odio o la mancanza di rispetto per chi la pensa diversamente, punire chi commette reati gravi (per es. scomunicare, cacciare via da ogni funzione, i preti pedofili) e non chiudere gli occhi davanti a certe barbarie.

Anonimo ha detto...

mantelli di ermellino e anelli, croci d'oro e pietre preziose in confronto alla povertà di tante persone sono uno scandalo e non una cosa superficiale.

Anonimo ha detto...

padre Bossi rappresenta la vera Chiesa, Ratzinger rappresenta la gerarchia

Aisha ha detto...

La Chiesa sta perdendo incisività nella società ed è per questo che l'evento di Montorso si è fatto spettacolo, in parte, perchè è questo il linguaggio più adatto per coinvolgere i giovani. E' stata fatta una grande operazione di comunicazione ed immagine per ribaltarne le sorti tra più giovani e non disperdere quel grande patrimonio, costruito con loro dal papa Giovanni Paolo II. Il richiamo alla tradizione, con simboli chiari come la messa in latino e abiti desueti, da un lato è la volontà della Chiesa di ricostituirsi come punto di riferimento con il richiamo al passato, dall'altro è il segno del ritorno al potere delle gerarchie ecclesiastiche, che Ratzinger rappresenta. Cmq sono incaxxata non poco per i 21 mln di euro bruciati in due giorni, di cui 5 provenienti dalle nostre tasse. Non è giusto....

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Concordo con Raser.

Aggiungerei che il Vaticano non è solo gerarchia ma anche corruzione, scandalo, opulenza vergognosamente ostentata, ipocrisia palese.

San Francesco dove sei?

Voce Libera ha detto...

Sarebbe stato un gesto piu' apprezzato se avessi lasciato un commento degno di questo nome sul mio blog e non solo la tua pubblicita'!
Non e' bello!

Anonimo ha detto...

Criticare la Chiesa cattolica è facile.
Tentare di dividerla in buona e gerarchica è diffusissimo.
Perseguitarla è semplice.
Tante ne vedremo e sentiremo ancora.
Ma tutto ciò non scandalizza affatto: è stato scritto.
La Chiesa, nonostante tutto, ama e sarà motivo di salvezza per tutti. Credenti e non. Persecutori e non.
...
Solo un invito: proviamo a guardare oltre la materialità... eleviamoci.

raffaele ha detto...

Non condivido i soliti stereotipi anticlericali, e neppure la contrapposizione tra la gerarchia "conservatrice" ed i veri cristiani; tra il papa e padre Bossi. Avete letto per intero i discorsi del papa o vi basate sui soliti resoconti giornalistici di parte? Io trovo inaccettabile ad esempio il pamphlet di Eugenio Scalfari contro i presunti privilegi ed ingerenze della Chiesa.Non si può pretendere che la Chiesa cambi la sua dottrina e rinunci ai suoi principi; si può invece chiedere che i cristiani (preti e laici) siano più coerenti, nei loro comportamenti, con le idee che professano. Ma mi irrita la supponenza con cui la "casta" politica e giornalistica attacca la Chiesa invece di mettersi seriamente in discussione.I politici hanno molti più privilegi dei preti! (a proposito: sapete quanto percepisce un parroco o anche un vescovo? Un decimo di un parlamentare!).E allora pognuno guardi anzitutto alla trave che ha nel proprio occhio.

Anonimo ha detto...

Leggo che con molto sarcasmo qualcuno scrive che p.Bossi è la chiesa... altra cosa è la gerarchia... che anelli/ermellini sono una contraddizione ed uno schiaffo alla povertà...
Faccio una domanda: chi è la chiesa, secondo voi? La chiesa non sono solo i preti & co. La chiesa siamo noi, la chiesa è fatta di persone, di cristiani credenti che quotidianamente testimoniano la fede e praticano la carità. Le parole di padre Bossi a Loreto devono darci la forza di agire attivamente contro la povertà, non devono essere uno spunto per continuare a lamentarsi e criticare le gerarchie.
Se cercassimo di vivere in quest'ottica, sarebbe sicuramente un mondo migliore per tutti.