Ricerca sugli embrioni chimera ???
Proviamoci ma con cautela...
Questa è la mia risposta ragionata dopo aver letto vari quotidiani e notiziari informativi su questo tipo di ricerca approvata ieri dall'autorità britannica per la fertilizzazione e l'embriologia (Hfea) per combattere il morbo di Parkinson e quello di l'Alzheimer.
Ma come sempre avviene in questo caso dal mondo cattolico clericale (Mons. Sgreccia Presidente della Pontificia Accademia per la Vita e On. Binetti della margherita ed ex Presidente del movimento Scienza e Vita) si scatena un indignazione generale.
Addirittura Mons. Sgreccia dal Corriere della Sera afferma:
«Un atto mostruoso contro la dignità umana» inoltre aggiunge «È necessario - ha detto il vescovo a Radio vaticana - che la comunità scientifica si mobiliti quanto prima». «Riteniamo - ha aggiunto - che anche questo governo britannico ha ceduto di fronte alle richieste di un gruppo di scienziati certamente contro la morale».
Dal quotidiano "Il Riformista" però emerge una riflessione seria sull'argomento:
La ricerca genetica procede con ritmi veloci e ci scaglia addosso sempre nuove emergenze. Dovremmo affrontarle con serietà; cercare di capire di che si tratta, quali sono le finalità, le convenienze, gli aspetti problematici. Ci troviamo invece molto spesso di fronte a reazioni isteriche. Ma davvero qualcuno può pensare che la serissima Autorità britannica preposta alla ricerca genetica, che ha affrontato il tema con un anno di lavoro, utilizzando una complessa procedura di consultazione (e non semplici sondaggi), pienamente consapevole della delicatezza della questione, sia eticamente irresponsabile, o peggio influenzata da interessi economici?
Si dice sempre che la ricerca scientifica deve essere sottoposta a controlli da parte della società. Bene, è proprio ciò che fa l’Autorità, che infatti afferma: «Non si tratta di una totale luce verde per la ricerca sugli ibridi citoplasmatici, ma del riconoscimento che quest’area di ricerca può, con cautela e attento scrutinio, essere permessa. I singoli gruppi di ricerca potranno intraprendere progetti di ricerca che implicano la creazione di embrioni ibridi se possono dimostrare che il loro progetto di ricerca è necessario e desiderabile». Dunque si tratta precisamente di monitorare e controllare una ricerca che, secondo l’Autorità, ha alte probabilità di portare a risultati significativi per la cura di gravi malattie degenerative, come l’Alzheimer o il Parkinson.
Come avete notato non sono entrato nel merito di questo sistema di ricerca, ho voluto semplicemente rappresentare come nel nostro paese alcuni "personaggi intelligenti" emettono giudizi duri, senza sconti e definitivi, forse senza neanche aver approfondito il tema in discussione.
Ma non è un principio cristiano che afferma "Non giudicare se non vuoi essere giudicato" ???
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6 commenti:
Si deve tentare. La biogenetica, a differenza dell'eugenetica, non è il diavolo, è come viene utilizzata e per quali fini che può farla diventare un aberrante strumento che sfocia nell'eugenetica appunto, per clonare l'uomo e fare tanti Frankenstein-
Invece se. come sembra essere nel caso in questione oggetto del tuo post, si tratta di un'importante chance per cercare di sconfiggere malattie terribili e quindi si applica per fare del bene (biogenetica) allora, per me, è tutto diverso.
Quindi dico Sì, tentiamo, stando attenti che la ricerca sia fatta nela direzione giusta: quella della medicina e non della follia.
PS: scusa i due commenti annullati ma avevo fatto un po' di casino LOL!!!
meno male, un post ragionato sull'argomento
Se vogliamo essere rigorosi, per prima cosa cominciamo a scrivere "scienza" con la "i"... Inoltre mi sembra inaccettabile la contrapposizione tra scienza ed etica: chi l'ha detto che tutto ciò che è tecnicamente possibile è eticamente ammissibile? Io sto col paopa (che non è così "oscurantista" come dite) e non con i vari Veronesi, M. Hack, Flamigni...
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