mercoledì 26 settembre 2007

L'eutanasia per Prodi...

Chiedo l'eutanasia per il Governo Prodi, lui non ha colpe e si merita una fine dolce...

Povero Romano, per lui neanche un po' di pace in questo periodo.
Il funerale politico al Governo di centro-sinistra è pronto, tutto è compiuto o quasi...

C'è sempre la speranza dei pochi numeri al Senato che accompagna Romano Prodi, ma certo che sicuramente il dato politico è tratto;
tra Mastella che non parteciperà alla riunione di maggioranza, Dini che ha detto di avere le mani libere, Follini oggi asserisce di votare la finanziaria e poi il voto, Rifondazione e company che vogliono la tassazione delle rendite, i Comunisti Italiani il ritiro dall'Afghanistan, Di Pietro che sostiene Grillo nel V-day, insomma non c'è una linea guida positiva.
Personalmente mi chiedo come si possa pensare di governare l'Italia in questo modo!!!
Sottolineo che io non ce l'ho con il Governo, anzi sta avendo qualche buon risultato con la riforma del Welfare firmata da tutti, una finanza statale in miglioramento, liberalizzazioni e una finanziaria piccolissima in confronto agli anni passati.
Insomma credo che Prodi e suoi (letta-padoa schioppa-bersani-parisi) ce la stanno mettendo tutta per costruire un'Italia diversa, ma gli altri non fanno altro che litigare e azzuffarsi in modo indecoroso e irrispettoso nei confronti dei propri elettori e del povero Prodi.
Non credo che se ci sarà una crisi di Prodi, andando al voto con questo sistema la storia cambi, anzi si potrebbe passare dalla padella alla brace e quindi almeno la finanziaria e la riforma elettorale vanno fatte!!!
I politici, molti di questi onorevoli e senatori non meritano di essere rivotati e di rioccupare le poltrone così costose per i cittadini, ci vuole novità e una classe veramente nuova e preparata.

Tralasciando per un attimo l'agonia di Prodi dall'altra parte si rivede Montezemolo intervenire in politica, che non sia arrivato il suo lancio ??
Pongo alla vostra attenzione parte delle sue dichiarazioni dal quotidiano "La Repubblica":

"Io a risolvere i problemi dell'Italia con i vaffa... non ci credo". Il presidente di Confindustria Luca Cordero di Montezemolo, incontrando gli universitari bolognesi, si schiera così nel dibattitto sull'antipolitica che in questi giorni divide il Paese. E lo fa evitando la facile demagogia: "Non sono di quelli che pensano che tutti i mali del Paese sono nella politica. Altrimenti entriamo in una demagogia e un populismo troppo facili".
Certo, riconosce il presidente di Confindustria durante un convegno all'Università di Bologna, "l'antipolitica viene fuori quando la politica è debole e non decide".
"Abbiamo bisogno di una politica forte che ricrei passione nel paese, fiducia, che dia obiettivi, sfide, che parli, spieghi come stanno le cose che punti su concorrenza, merito, dialogo e crescita".
Poi l'attenzione di Montezemolo si sposta sul fisco. Ed è una dura condanna dell'evasione: "Finalmente sento dire che non pagare le tasse è scandaloso. Evadere le tasse è rubare". Le tasse vanno pagate, continua il presidente degli industriali, perché "servono a dare dei servizi: come la sicurezza, la scuola, investimenti e ricerca, infrastrutture e ciò che è indispensabile per una paese competitivo".

6 commenti:

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Forse hai ragione che sia necessaria l'eutanasia ma temo che cercheranno di morire soffrendo perchè non sanno ritirarsi in buon ordine

AlexTurkish ha detto...

Guarda che staccarsi dalle poltrone è molto doloroso.
Sia chi è stato anni con l'invidia del potere che diceva di odiare (la sinistra estrema) e chi ha fatto del potere un lavoro a tempo pieno avendo grandi capacità di galleggiamento ma non di risoluzione dei problemi (Mastella e compagnia) difficilmente si dà la zappa sui piedi.
Vedrai che continuerà la gara al tiro della corda senza farla spezzare: all'ultimo riusciranno ad avere un contentino tanto per salvare la faccia e ricominceranno.
Ci sono altri, che tu hai giustamente citato, che invece non hanno "bisogno" del potere e che cercano di fare il possibile per non buttare il bambino con l'acqua sporca; ma quanto resisteranno prima di mandare al diavolo gli altri cialtroni?
Prevedo una lunga fase di accanimento terapeutico.

Anonimo ha detto...

appena inserito tra i preferiti!
a presto! GB

Anonimo ha detto...

Da Dagospia :L’erede Fiat si accontenta di due finanziarie lussemburghesi e due olandesi. Insieme però sono soci anche nel cosiddetto fondo di private equity Charme, che in realtà si chiama Charme Investments sociéteé anonyme, che in Italia ha acquisito partecipazioni nella Poltrona Frau e in altri importanti società della moda e del lusso.

Dunque Montezemolo fa la paternale, poi fa della ottima ELUSIONE fiscale, il pezzo che ho preso da Dagospia evidenzia le partecipazioni di Montezemolo e della Valle in società lussemburghesi e i tentativi della consob di metter il sale sulla coda ai due riccastri.

Io non credo affatto che il presidente degli Industriali, uno che ci ha accollato un sacco di spese della Fiat, trattenendo i profitti, possa costituire una soluzione, allora teniamoci Prodi, sempre di due caimani parliamo, a meno che non siate figli di qualche industrialone lussemburghese legato a confindustria, allora, chiedo scusa

Anonimo ha detto...

Scusa, ma tra Montezemolo e Prodi, faccio l'estremo sacrificio e voto sinistra, o meglio voto prodi, che tanto di sinistra proprio non lo è...

Ma ci rendiamo conto di cosa ha fatto Montezemolo, di quali personaggi lo affiancano a confindustria?

CHE BELLE PAROLE SULLE TASSE! Peccato che non abbia ancora cacciato da confindustria (rendendola un po' lo zimbello d'Europa) tutti i condannati in via definitiva (!) in Cassazione, o beccati dall’Agenzia delle entrate, dall’Inail e dall’Inps.

Io non ci penso proprio a fare il gioco della sinistra e inneggiare a Montezemolo affinchè scenda in politica. Che se ne stia a casa insieme a Grillo!!!

Anonimo ha detto...

Non è certo Montezemolo a poter parlare. E purtroppo ora non ho il tempo per scrivere altro, ma dico solo che siamo messi molto, molto male, su tutti i fronti.