giovedì 29 novembre 2007

Era meglio quando era peggio...

Il Presidente Prodi intervistato dal quotidiano "Le Figarò" afferma che la vecchia legge elettorale "mattarellum" con un misto di maggioritario e proporsionale funzionava bene; ma non era quella una riforma a metà che non piaceva e andava modificata ?????

Mi fa sorridere Prodi che in sostanza dice che era meglio quando era peggio, come non ricordarsi che nel 1996 con quella legge elettorale Prodi vinse le elezioni, ma dopo 2 anni fu mandato a casa da Rifondazione Comunista???

In pratica la legge funzionava, ma senza il vincolo di mandato, problema che c'è anche ora, tutti possono essere eletti con una maggioranza politica iniziale, la quale poi può essere modificata senza che nessuno possa intervenire, tranne il Presidente della Repubblica il quale può sciogliere le Camere.
Paradossalmente uno può essere eletto nei Comunisti Italiani e poi entrare a far parte di Alleanza Nazionale senza che una norma possa vietarne il trasformismo politico.
Quindi in sostanza oltre ad una riforma elettorale più concreta e duratura anche la norma interna alle camere andrebbe cambiata.
Ci vuole un vincolo di mandato per i signori onorevoli e senatori, mica si può cambiare partito o gruppo politico a proprio piacimento o convenienza!!!
Riporto qui di seguito le ultime news di giornata sulla politica italiana prese da "Affari Italiani":

Alla vigilia dell'incontro tra Walter Veltroni e Silvio Berlusconi su riforme e legge elettorale, il presidente del Consiglio Romano Prodi si dice disponibile a contribuire affinchè il dialogo produca risultati. Intervistato dal quotidiano 'Le Figaro' in vista del vertice italo-francese di domani, il premier spiega: "Discuteranno della riforma della legge elettorale, che non rientra direttamente nelle competenze del capo del governo, ma delle forze politiche e del Parlamento. Se posso aiutare, lo farò volentieri".

"IL MATTARELLUM FUNZIONAVA BENE". "In primis occorre modificare la legge elettorale - afferma il premier. Funzionava bene quella che, nel 2001, ha portato al potere Silvio Berlusconi per cinque anni e che prevedeva un 75% di maggioritario e un 25% di proporzionale".

"Berlusconi l'ha modificata a fine mandato, imponendo un proporzionale che privilegia le piccole formazioni - ricorda il premier -. Con dieci partiti nella mia coalizione, come fare per governare? Stiamo studiando una riforma delle modalità di scrutinio, che va anche accompagnata da una semplificazione delle istituzioni: una sola Camera e non due, drastica diminuzione del numero dei deputati. Comincia ad emergere un consenso su questo tema".

Berlusconi: primarie all'americana per scegliere il leader del nuovo partito

"Faremo le primarie con regole molto chiare e precise. Ci stiamo già informando sulle regole delle primarie in America". E' l'annuncio di Silvio Berlusconi in conferenza stampa a proposito del nuovo soggetto politico del Centrodestra.

NESSUN RIPENSAMENTO - Silvio Berlusconi assicura che andrà avanti con decisione verso la costituzione del nuovo partito. "Sarà la continuazione ideale di quanto abbiamo fatto finora - dice l'ex premier durante una conferenza stampa convocata a sorpresa -. Questo partito nascerà dalle fondamenta di Forza Italia e ne sarà il completamento necessario. Non ci sono e non ci possono essere ripensamenti, titubanze, passi indietro; sono anzi sereno e determinato ad andare avanti lungo questa strada, anche perché Forza Italia condivide con me" questo progetto, che è quello di fare "un grande partito dei moderati e dei liberali. Non si possono scambiare per un ripensamento la necessaria gradualità - spiega - e i necessari adempimenti burocratici e fiscali". Il PdL sarà una confederazione? "Io non ho mai usato questo termine", risponde Berlusconi. "Il PdL è un nuovo partito che si fonda sugli elettori, a cui possono partecipare partiti e associazioni".

La costituzione del nuovo partito, continua l'ex premier, "non è una svolta populista ma un rafforzamento della democrazia italiana perché riavvicina la politica ai cittadini mentre questo Governo ha scavato un solco". Per il Cavaliere il partito dei moderati e dei liberali che nascerà è altresì "la continuazione ideale di quello che abbiamo fatto fino adesso e nasce su solide basi che sono quelle di Forza Italia". Berlusconi stesso ha annunciato che nel prossimo weekend saranno i militanti a scegliere, nei gazebo, il nome del partito (due le opzioni: Popolo della Libertà e Partito della Libertà, ndr). E chi sarà il leader? "Se i cittadini lo vorranno, sarò io. Organizzeremo le primarie, con regole chiare e precise. Per questo stiamo studiando il modello americano".

MANI LEGATE - Berlusconi risponde poi in modo lapidario a Gianfranco Fini, che a Matrix ha dichiarato di ritenersi con le "mani libere" su tv e giustizia dopo lo scioglimento della CdL. "Solo io ho avuto le mani legate", ha detto il Cavaliere. "Ciascuno si illustra come meglio crede".

Infine, Berlusconi chiude la conferenza stampa con uno scatto d'orgoglio: "Io non ho mai fallito in un mio sogno, e se me lo pongo lo posso fare. E poi vi domando: chi c'è in Italia che può paragonare la propria storia personale di successi a quella di Silvio Berlusconi?".

1 commento:

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Il Vincolo di mandato è essenziale, concordo in piendo con te.

Aggiungo che uno sbarramento al 4% per entrare in Parlamento non mi spiacerebbe

Ed ovviamente, in relazioine alle preferenze, sono per abolire lo schifo che esiste ora per cui non possiamo che scegliere tra i nomi che loro hanno già scelto....