venerdì 23 novembre 2007

Casini non ci casca...

Casini nel Partito del Popolo della Libertà non ci casca...
Proprio non ne vuol sapere il Leader dell'UDC di entrare nel nuovo partito di Berlusconi, anzi ci scherza sopra con ironia.
Intanto anche Adornato uno degli esponenti di Forza Italia da sempre per un partito unico liberale del centro-destra, non aderisce.
Anche in questo caso secondo Casini è sotto l'occhio di tutti l'errore politico sostanziale di Berlusconi di voler creare un soggetto nuovo da solo, senza consultare chi da sempre è il vero promotore nel partito unico.

Riporto qui di seguito un articolo de "La Stampa" on line di oggi:
Il leader dell'Udc: «La fondazione del Pdl è una mossa autolesionista»

«La Cdl è finita? Io l’ho detto un anno e mezzo fa ed oggi Berlusconi è arrivato in ritardo di 15 mesi». Pier Ferdinando Casini risponde così ad una domanda di Maurizio Belpietro, su Canale 5, circa il destino della Casa delle libertà. E aggiunge: «Le scosse possono essere di autolesionismo e di autosommovimento: Pier Ferdinando Casini leader dell’Udc si rivolge così a Silvio Berlusconi che fondando il nuovo partito ha inteso dare una scossa al sistema. Intervenendo al "Panorama del giorno dopo" il leader dell’Udc ammonisce il Cavaliere: «Berlusconi ha fondato un partito dal tetto di una macchina e oggi si pone invece il problema che nell’obiettivo di aggiungersi qualcuno rischia di perdere qualcun altro».

Casini si riferisce ad Adornato che «era stato uno dei promotori del partito unico e che oggi non aderisce al nuovo partito di Berlusconi». Il leader dell’Udc pone quindi un problema di metodo: «Se io e lei - dice Casini - rivolgendosi a Maurizio Belpietro - vogliamo fare qualcosa insieme lo concordiamo prima, ne parliamo e qualcuno certamente di noi non lo deve apprendere dai giornali. Queste non sono cose formali, ma di sostanza». Berlusconi ha voluto dare una scossa al sistema?: «Gli auguro di riuscirci - è la risposta di Casini - però non ne sarei così convinto; le scosse possono essere di autolesionismo, di autosommovimento. Il problema è politico e va affrontato non aprendo questioni personali, ma con serenità è necessario far depositare molta della polvere che si è alzata in questi giorni ed affrontare nei prossimi mesi questo tema».

Casini su una cosa si dichiara d’accordo con il Cavaliere: la messa in discussione del bipolarismo «che ha creato più danni che soluzioni» e spezza di nuovo una lancia al favore del proporzionale alla tedesca «che consente a ciascuno di essere artefice del proprio destino».Ma la polemica con Silvio Berlusconi non finisce qui e a Maurizio Belpietro che gli chiede a chi si riferisse a suo avviso il leader di Forza Italia quando parlava dei «parrucconi» nella politica egli ribatte: «Io la parrucca non ce l’ho, qualcun altro non lo so. Chieda a lui, l’esperto di parrucche è lui e non io».

Quanto ai rapporti con gli alleati, Casini afferma: «Berlusconi dice che non l’hanno fatto governare. Ma quanti errori gli hanno evitato i suoi alleati. Se avessimo parlato meno di giustizia e di tv forse avremmo vinto le elezioni. Lui potrebbe ribadire che su alcuni punti gli alleati hanno frenato. Ma ciascuno vede le cose dal suo angolo visuale. Berlusconi parla di popolo, ma ciascuno ha il suo popolo, e i parrucconi forse sono quelli che pensano di essere importanti senza il popolo ma ciascuno di noi sa che senza il popolo non siamo nessuno».

Riguardo all'ipotesi di un'asse con Gianfranco Fini che competa al centro con Forza Italia, infine, il leader dell'Udc afferma:«Con Fini parleremo, io parlo con tutti. Non l’ho ancora sentito, ma è possibile che lo senta nelle prossime ore». Il leader dell’Udc è cauto: «Non mi sembra che Fini abbia ipotizzato questo. Parleremo».

4 commenti:

Anonimo ha detto...

il silenzio attonito di belpietro dopo la battuta sulle parrucche è stato impagabile

Anonimo ha detto...

ciao carissimo1
mille grazie per essere passato da me e aver commentato!
spero di continuare a produrre sempre qualcosa di interessante.

circa la situazione attuale, anche leggendo il tuo post, le sensazioni sono due: aspettare sulla riva del fiume che passi il cadavere del nemico; ma ancor'oggi, bisogna capire bene qual'è questo nemico...

l'altra è che, a parere mio, per i partiti politici italiani (specie del centrodestra-per quanto mi riguarda) questa sia una delle ultime chiamate perchè possano ancora esistere.

tifo per loro dal predellino del mio blog. :-)

a presto, GB

Anonimo ha detto...

Perche non:)

Anonimo ha detto...

good start