Chissà domani col finire delle consultazioni cosa farà il nostro Presidente Napolitano...
Credo proverà a far nascere un nuovo Governo Tecnico per le riforme, che almeno dia al paese un nuovo modo di votare per evitare il proseguo della crisi della politica, che da anni attraversa l'Italia.
Mi auguro veramente di tornare a votare con una nuova legge elettorale, se non altro per le preferenze giuste e sacrosante, poi mi piacerebbe vedere delle coalizioni più forti con meno partiti, un Parlamento con 5-6 partiti al massimo.
Per fare questo però servirebbe unità di intenti tra le forze politiche più forti come il PD e FI, per ora le uniche pronte a convergere in aiuto ad un Governo breve per le riforme sono il PD, Rifondazione, la Sinistra Arcobaleno (verdi+socialisti+sinistra democratica), l'IDV, l'UDEUR e l'UDC di Casini per il Centro Destra.
Nei numeri forse ci siamo, esiste questa possibilità, quindi cari politici datevi una mossa e lavorate una volta tanto per qualcosa di nuovo e riformatore !!!
Voi cari visitatori cosa ne pensate ???
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3 commenti:
Assolutamente favorevole ad una riforma elettorale seria prima delle elezioni anche perchè altrimenti si ricompatterebbero più o meno con qualche variazioine sul tema, gli stessi schieramenti fallimentari visti in precedenza
Anzi io sarei per votare prima ad Aprile per i Referendum e poi dopo votare per le elezioni politiche con la legge elettorale così come risulterebbe modificata da quello che presumo sarebbe uno scontato trionfo referendario.
Questo perchè penso che i politici farebbero un'altra porcata e non ho molta fiducia in loro....
PS: Francesco, il mio blog è stato candidato come Miglior Z-Blog Letterario 2008
Se ti va di fare un salto da me per vedere come lo si può votare mi farebbe piacere
So che apprezzi il mio blog per questo sono qui a parlartene, rectius, scrivertene :-)))
Sarebbe un'occasione per abituarsi a dover votare di nuovo :-))) LOL. Un'abitudine che gli Italiani stanno perdendo e che in questi giorni vorrebbero non esercitare più.
Ciao Francesco
Daniele
NOI NON CI SAREMO, QUESTA LEGGE ELETTORALE é INCOSTITUZIONALE !
PERCHE’ NOI ABBIAMO FATTO RICORSO:
VIOLAZIONE DELL’ART.3 della costituzione Italiana, (Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese)
L’articolo 13 comma 1 della legge 21.12.2005 nr. 270 che ha modificato l’art.84 del decreto del Presidente della Repubblica nr. 361 del 1957 è incostituzionale nella parte in cui non prevede più la possibilità per l’elettore di poter esprimere la preferenza nell’ambito della lista votata per i seguenti motivi:
1- limita di fatto l’eguaglianza dei cittadini, impedisce il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i cittadini all’organizzazione politica del Paese:gli ostacoli di ordine materiale frapposti dalla legge nell’impedire che il candidato della lista possa essere scelto dagli elettori concedendo tale facoltà solo a chi forma la lista imponendo un ordine di presentazione, per un verso vanifica o limita i diritti astrattamente garantiti a tutti e per l’altro favorisce gli atteggiamenti di disfavore da cui taluni o molti possono essere affetti nei confronti di persone appartenenti ad un sesso o a una data razza ,religione, o madrelingua.
Formalmente a cittadini di una data razza o sesso o religione viene garantito il diritto a far parte della lista ma di fatto si esclude la possibilità di essere eletti o si riducono al minimo le chances di essere eletti ponendoli in calce all’ordine di presentazione.
L’assenza di disposizioni sui criteri per redigere l’ordine di presentazione dei candidati compresi nella lista , quali ad esempio l’imposizione di elezioni primarie per la formazione delle liste , rende la legge passibile di declaratoria di incostituzionalità per violazione dell’art. 3 della Cost.
Violazione dell’art.49 e dell’art. 51 primo comma della Costituzione.
Valgono le stesse considerazioni di cui sopra e con riferimento più specifico al titolo IV sui rapporti politici .
Per quanto riguarda l’art.49 esso consente solo ai cittadini di essere arbitri di determinare gli interessi da rappresentare in sede politica e quindi anche di costituire gruppi e movimenti che si prefiggono di esaltare gli interessi di coloro che si trovino in determinate condizioni personali. Ora posto che le liste elettorali presentate dagli elettori sono null’altro che i partiti politici nel momento elettorale , il legislatore non può limitare la scelta dei candidati nell’ambito della lista e consentire che nelle liste si possano rilegare agli ultimi posti candidati di un determinato sesso o aventi qualsiasi altra caratteristica , fisica , intellettuale o morale , diversa dal possesso dei requisiti, positivi o negativi , di eleggibilità.
Con riferimento all’art. 51 primo comma le considerazioni sono ancora più pregnanti con riferimento alle condizioni di eguaglianza per accedere alle cariche elettive, in quanto tali condizioni sono senz’altro pregiudicate dalla legge elettorale richiamata.
Violazione dell’art. 56 primo comma della Costituzione.
L’articolo vuole che la Camera dei deputati sia eletta a suffragio universale e diretto.Lo scopo immediato dell’elezione è quello della scelta dei migliori sotto il riguardo della loro capacità politica. Nei moderni Stati di partiti la scelta degli elettori viene influenzata non soltanto dalle persone dei candidati ma anche dal loro orientamento politico o, meglio , dall’orientamento politico del partito al quale esse sono iscritte: ne consegue che il voto espresso da ogni elettore adempie ad una duplice funzione : di designazione all’ufficio dei candidati e di approvazione del programma politico del partito.
Così si adempie il principio costituzionale del suffragio universale e diretto. Ma quando al cittadino è stata tolta la possibilità di scegliere , con il voto di preferenza, e quindi designare all’ufficio di deputato il candidato si è mantenuto il diritto sancito dalla costituzione della universalità del suffragio ma si è eliminato con una legge non costituzionale l’altrettanto diritto sancito dalla costituzione della scelta diretta del deputato.
Sull’istanza di sospensione
Da quanto sin qui detto si confida che emerga il fumus boni iuris.
Quanto al periculum in mora esso risiede nella considerazione che l’esecuzione dei provvedimenti qui contestati, durante il tempo necessario a giungere alla decisione di merito del presente ricorso, produrrebbe un pregiudizio grave ed irreparabile consistente nella spesa di una competizione elettorale che potrebbe cadere nel nulla per illegittimità costituzionale della legge elettorale.
… estratto dal ricorso inviato all’Avvocatura distrettuale dello Stato - ROMA
Salvatore Proto
Il Presidente
ALLEANZA SOCIALDEMOCRATICA - ROMA
www.asdonline.it
Tel/. 06 77209148
La ringrazio per intiresnuyu iformatsiyu
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