Lasciando macerare il problema dei rifiuti, che sicuramente ritroveremo più in avanti perchè difficilmente risolvibile, pongo l'attenzione di questo blog sulla visita tanto discussa di Papa Benedetto XVI all'inaugurazione dell'Anno Accademico dell'Università "La Sapienza" di Roma.
E pensare che questa celebre Università nacque il 20 aprile 1303 per volontà di Papa Bonifacio VIII, ma oggi nel 2008 più di sessanta tra docenti e scienziati protestano formalmente per questa visita chiedendone l'annullamento.
La domanda sorge spontanea: si tratta di anticlericalismo o rispetto della laicità ???
Difficile rispondere esattamente, dal Vaticano non escono questi termini in maniera esplicita, ma piuttosto emergono il fattore censura e di rifiuto al dialogo, dal mondo universitario invece si invocano delle dichiarazioni molto pesanti, un cartellone esposto recita: "fra Giordano è bruciato, Galileo ha abiurato, noi resisteremo contro il papato".
Papa Benedetto intanto prosegue il suo cammino di restauratore e riformatore al tempo stesso; un passo in avanti verso il dialogo con la chiesa ortodossa e contro il capitalismo sfrenato, ma dall'altra celebra il battesimo in Cappella Sistina rivolgendo le spalle ai fedeli come nel rito pre-conciliare e non manca di sfoggiare paramenti sacri oramai desueti e arcaici.
Non è la prima volta che parlo di un Vaticano che si muove in due direzioni storicamente opposte, ma certamente non posso anche far a meno di evidenziare il tono anti-storico di certi professori universitari, più interessatai a far scalpore e notizia, che a discutere seriamente sul valore della Laicità dello Stato.
Una laicità spesso confusa e sbandierata lascia spazio al laicismo e questo non serve a dare valore e giustizia ai tanti perseguitati dalle ideologie e dalle religioni di stato. Voglio quindi aspettare e riflettere prima di dare dei giudizi significativi su questa visita, mi piacerebbe che entrambi i fronti facessero un passo in dietro in nome del dialogo e del confronto che non deve mai mancare, soprattutto tra intellettuali, scienziati e professori per il bene delle generazioni future.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
8 commenti:
caro Francesco, passo anche a te il mio commneto su quanto avvenuto a "la sapienza"
laicità o laicismo che sia, è l'ignoranza politica e culturale quella alla quale assistiamo.
e quella purtroppo ci vede ancora bene.
anche a 30 anni di distanza da quel 1977 dove gente che provava a imbastire dialogo, a cercare confronto, a sperare in qualcosa da costruire assieme, veniva presa a sassate.
si fermò tutto davanti al cadavere di Aldo Moro.
e via alle riflessioni.
oggi abbiamo imberbi stupidotti rimpinzati di fanta-faziosa-informazione, spesso pagata con i soldi del nostro canone e che viene propinata come miele alle orecchie di chi, sempre dopo quei famosi 30 anni fa, tenta di riportare indietro le lancette della storia.
per tentare di rabberciare con queste pochezza l'enorme sconfitta storica e culturale che hanno preso sul muso.
peggio per loro.
poteva essere una occasione.
è finito tutto per colpa di gente che la testaccia dura.
dura come i sanpietrini.
che si lanciavano, sempre 30 anni fa.
a presto.GB
Io credo che dovesse parlare e gli altri avessero il scacrosanto diritto di criticarlo, fargli domande e, civilmente, contestarlo.
Lui non è andato perchè non voleva essere contestato e non per paura per la sua incolumità.
Certo ora loro ci marciano e l'errore di alcuni può essere strategicamente un poderoso autogoal.
Speriamo di no.
Un caro saluto
Daniele
...non sai quante belle cosettine vorrei chiedere a Super Joseph della Globalizzazione.
e se legge Zygmunt Bauman come me.
perchè non parla anche Lui, dal soglio di Pietro, della "società liquida"?
e per tutto questo, ad es.)io, domenica scorsa non ho assistito alla messa? secondo il rito romano,cristiano,cattolico che io, la mia famiglia e tantissimi altri italiani seguiamo?
queste questioni qua, non avrei avuto timore di porgliele anche dopo la funzione. senza problema alcuno.
Si tratta di semplice anticlericalismo, e non di laicismo. I laici sono pluralisti, non urlano, non strepitano, non lanciano slogan pecorecci, non contestano incivilmente nessuno, ma ascoltano e poi, se non sono d'accordo, si dissociano.
Come ha detto, a proposito di questa vicenda, Massimo Cacciari, che non è credente ed è un vero laico, "la madre dei cretini ha il grembo sempre fertile".
L'entità della protesta e la risonanza che questa ha avuto sui media e tra i politici non tornano.
60 docenti su 2000 che insegnano alla Sapienza (il 2.8%) e 300 studenti su 140mila iscritti (lo 0.2%), hanno manifestato il loro dissenso rispetto alla visita di Benedetto XVI.
Questa esigua minoranza avrebbe creato un dissenso talmente enorme, da costituire un "niet"?
La ringrazio per intiresnuyu iformatsiyu
La ringrazio per intiresnuyu iformatsiyu
leggere l'intero blog, pretty good
Posta un commento