mercoledì 16 gennaio 2008

Mastella il perseguitato....


Vi ricordate quando il comico Roberto Benigni qualche mese fa citava il perseguitato Ministro della Giustizia ???
Oggi il buon e pacifico Clemente Mastella allievo politico di De Mita e uno dei figli eredi dell'ex DC si è dimesso!!!!

Si è dimesso perchè indagato e perchè hanno arrestato la moglie che è anche il Presidente del Consiglio Regionale della Campania.

Ma non finisce qui!!!
Infatti come sappiamo bene la famiglia Mastella compresi parenti, familiari acquisiti, amici di famiglia ecc.... sono tutti ben immanicati a Benevento e per carità non si vuol dire niente di allusivo o offensivo con questo, ma qualche punto interrogativo forse emerge ???

Leggete qui sotto a chi è toccata questa volta la mannaia della magistratura:

INDAGATI ANCHE IL SINDACO DI BENEVENTO E IL PRESIDENTE DEL TAR - Tra i destinatari dei provvedimenti ci sono anche il sindaco di Benevento Fausto Pepe, e i consiglieri regionali Fernando Errico, capogruppo dell'Udeur, e Nicola Ferraro. Inoltre è stato notificato un provvedimento di sospensione anche al prefetto di Benevento, Giuseppe Urbano, e al presidente del Tar della Campania, Ugo De Maio.

L'ELENCO DEGLI INDAGATI - I carabinieri hanno eseguito ordinanze di custodia in carcere nei confronti di Carlo Camilleri, consuocero dei Mastella, che si trova però in ospedale a Benevento; Vincenzo Lucariello, difensore civico della Regione Campania, il cui telefono cellulare «bollente» ha messo in luce l'intreccio di affari della presunta lobby; Antonello Scocca e Domenico Pianese. Provvedimento restrittivo ma con il beneficio dei domiciliari per 19 indagati: Sandra Lonardo Mastella; il sindaco di Benevento Fausto Pepe; Carlo Banco; Erminia Florenzano; l'assessore regionale al personale Andrea Abbamonte e quello all'ambiente Luigi Nocera; Francesco Cardone, i consiglieri regionali Ferdinando Errico e Nicola Ferraro; Nino Lombardi, presidente della comunità montana del Titerno; Angelo Padovano; Francesco Zaccaro, Antonio Barbieri; Letizio Napoletano; Paolo Budetta; Cristiana Fevola e Ugo Ferrara. Interdetto dall'ufficio di giudice del Tar Campania Ugo De Maio; da quello di vigile urbano Luigi Treviso; da prefetto di Benevento Giuseppe Urbano.


Per curiosità leggetevi inoltre questo stralcio d'articolo pubblicato dall'Espresso il novembre scorso su Mastella:

Tanti capitoli, una sola persona: anzi un unico ministro in carica, Clemente Mastella.
A mettere sotto la lente di ingrandimento i “difetti” del guardasigilli è un articolo pubblicato dal settimanale l’Espresso in cui si parla di consulenze, voli speciali, contratti, benzina e case e, visto che si avvicina Natale, perché no anche torroncini e panettoni. Il tutto pagato dal giornale dell’Udeur “il Campanile” che ha ricevuto una buona parte di soldi pubblici. L’inchiesta mette in primo piano gli intrecci tra finanziamenti pubblici e la famiglia dell’onorevole Mastella. La storia risale addirittura a prima che al pm Luigi De Magistris venisse tolta l’inchiesta che metteva tra gli indagati anche Clemente Mastella. Il giornale finanziato con i soldi dei contribuenti ha pagato una parcella di 40 mila euro al ministro della Giustizia per la sua collaborazione giornalistica, 14 mila per acquistare i celebri torroncini di Benevento che «spesso finivano in regalo – si legge sul settimanale – a politici e giornalisti magari con il messaggio di auguri di Sandra e Clemente. A questo vanno aggiunti i biglietti aerei per la famiglia e il segretario». Nel capitolo delle entrate anche 12 mila euro incassati dallo studio del figlio, Pellegrino Mastella, e i 36 mila euro risucchiati dalla sua agenzia di assicurazioni.
Ma dall’indagine effettuata dall’Espresso le spese del quotidiano politico “il Campanile” spiegano maglio di ogni altra cosa il funzionamento della “mastellopoli”. Infatti il giornale costa ogni anno due milioni e mezzo di euro anche se non supera le cinquemila copie complessive, delle quali 1500 passano per le edicole e il resto finisce al macero.

Ma per capire meglio la ripartizione delle spese, l’Espresso indaga nel bilancio provvisorio presentato dal vecchio amministratore: sono stati pagati 98 mila euro per viaggi e trasferte, tra gli altri hanno volato Sandra Lonardo (moglie del ministro), Pellegrino ed Elio Mastella e pure la moglie di Pellegrino.
Sempre nel 2005 il Natale è stato particolarmente d’oro: pagate 141 mila euro per spese di rappresentanza, 22 mila euro di liberalità, sono spariti per pacchi, dolciumi e torroni circa 17 mila euro.
E ben 8 mila e quattrocento partono dalle casse del giornale per finire alla “Dolciaria Serio” di San Marco dei Cavoti e oltre seimila euro per il torroncino del Casale, paese del cognato del ministro. Invece, ad occuparsi dei regali di Natale è «la signora Sandra – si legge nell’articolo - che arriva al Cis di Nola e spende 1150 euro di articoli da regalo e sempre soldi del Campanile, e ancora 2030 euro nei negozi a Benevento».
La famiglia di Ceppaloni, poi, fa timbrare al distributore le cartelle carburante per un totale di quattromila euro al mese. Un altro capitolo merita l’appartamento di via Arenula, sede del giornale.
L’ufficio era di proprietà dell’Inail che lo aveva affittato al partito dell’Udeur, l’acquisto infine è stato messo in pratica a un ottimo prezzo da una società dei figli del segretario.
Ma l’ombra del Campanile in qualche modo segna la “traiettoria professionale” del figlio maggiore del ministro della Giustizia, che, dal governo Prodi, appena laureato, ottiene un contratto di praticantato giornalistico insieme alla sua fidanzata Alessia. La mossa successiva è semplice: Alessia sbarca all’autorità delle comunicazioni nella segreteria dell’ex deputato Udeur Roberto Napoli, mentre il figlio diventa socio dello studio Criscuolo.
E ancora società di brokeraggio che grazie all’ex direttore del “Campanile” Cimmino hanno incassato subito 36 mila euro tra polizze e consulenze.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

A tutti i "miei" bloggers:

La contestata visita del Papa a "La Sapienza"?
Mastella si dimette per l'arresto della moglie?
La paura del Referendum ammesso dalla Consulta?

Aria di tempesta nel nostro paese.
Paura?
Un pò, perchè negarlo.
Non per la tempesta in sè, sia ben chiaro.

Per gli uomini.
Che la preannunciano.
La annunciano.
La santificano.
Ne fanno posizione di rendita.
Ci sguazzano.
E ne creano altre, ad arte pronte e ri-devastare chi non sta con loro.

Ho provato a dare una risposta nel mio blog.
A presto, GB

Web ha detto...

Ciao, sono Andrea del blog Civitaweb.
Ho creato un nuovo blog che unisce la mia passione fotografica con quella di scrivere temi d'attualità con il mio punto di vista...
ti volevo chiedere se accetti uno scambio link anche con il nuovo blog!
Terra Marique
www.terra-marique.net
grazie e buona giornata

Anonimo ha detto...

imparato molto