giovedì 10 gennaio 2008

Legge Elettorale vicino il traguardo...


Il dibattito sulla Legge Elettorale sembra essere alle ultime battute.
In questi giorni si riuniranno la commissione affari costituzionali per esaminare la proposa di riforma Bianco e la consulta per il referendum sulla legge proposta da Segni e appoggiata da Fini.

Su tutto il confronto il punto cruciale sembra comunque rimanere il fantomatico accordo segreto tra Berlusconi e Veltroni, accordo che non piace agli alleati minori..anche se in queste ultime ore sembra trovare l'adesione di Casini e di Rifondazione Comunista.

A questo punto se si realizzasse questo accordo tra i 4 partiti dei due schieramenti si raggiungerebbe finalmente la larga intesa sulla riforma elettorale.
Un'intesa importante atta a coprire quasi il 70 % dell'elettorato nazionale, un'intesa che sconvolgerà in positivo il nostro sistema politico, eliminando molti partitini personali e dando più stabilità ai governi in carica....o almeno così promette...

Ma in seguito il povero Governo Prodi che fine farà???


Vi riporto una sintesi della proposta di riforma elettorale:

La bozza Bianco

Il testo della proposta prevede l'assenza del vincolo di coalizione e di premio di maggioranza, con le circoscrizioni che salgono a 32 e con un doppio sbarramento (5% a livello nazionale, con la possibilità, per la lista che non lo superi, di essere ammessa al riparto dei seggi se ottiene almeno il 7% dei voti in cinque circoscrizioni).

Il sistema è proporzionale, fondato sulla distribuzione dei seggi in base ai voti conseguiti nelle circoscrizioni e sono attribuiti per metà in collegi uninominali e per l'altra metà su liste concorrenti di candidati, senza preferenze. Due le ipotesi sul meccanismo di voto messe in campo da Bianco. Nella cosiddetta Ipotesi A l'elettore dispone di due voti, uno per il candidato nel collegio uninominale e l'altro per la lista circoscrizionale; in base all'Ipotesi B l'elettore dispone di un solo voto, valido sia per il candidato nel collegio uninominale sia per la lista circoscrizionale ad esso collegata. Sono previste le cosiddette quote rosa per assicurare le pari opportunità.

L'indicazione del candidato premier avviene sotto forma di dichiarazione con cui ogni partito, nel depositare il contrassegno, presenta un programma di governo, a titolo proprio o in coalizione con altri, e individua il nome della persona da sottoporre al Capo dello Stato come presidente del Consiglio. Si tratta, tuttavia, di un'opzione non vincolante. Infine, altra caratteristica della proposta del senatore del Pd è l'introduzione della sfiducia costruttiva importata dal sistema tedesco, ma che comporta qualche modifica costituzionale e dei Regolamenti parlamentari.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

il 23 gennaio la presidenza della Repubblica fa sapere che ci sarà un messaggio alle camere di Napolitano.
a sentenza sull'ammissibilità del referendum ancora calda...

ma siamo davvero sicuri che il presidenzialismo faccia davvero così orrore?

Anonimo ha detto...

ps:
smorfia napoletana passatami per il caso "monnezza"
18-40-78
non si sa mai...
:-)