Allora i partiti di diverso schieramento politico si concentrarono ed unirono i propri sforzi per dare all'Italia una Costituzione repubblicana, liberale e democratica, in sintesi un'Italia nuova con spirito rivolto agli ideali più nobili.
Come sappiamo tutti oggi mentre il Presidente Napolitano ricorda quel periodo di alto profilo politico, nella politica italiana si discute di fiducia al Governo Prodi alla Camera dei Deputati, per poi spostarsi domani al Senato dove quasi sicuramente non si avranno i numeri per proseguire con questo Governo.
Ma le tanto decantate riforme istituzionali quando si faranno???
Ad inizio anno sembrava che l'accordo tra Forza Italia ed il Partito Democratico avesse dato una svolta positiva alla riforma elettorale, ma ad oggi l'unica cosa che unisce i due schieramenti appare essere la voglia di tornare alle urne dopo la sfiducia a Prodi.
Siamo sicuri che sia la strada migliore da seguire???
Personalmente sono in accordo con l'On Soro del Partito Democratico che ieri a "Porta a Porta" ha proposto la sua idea e la sua speranza:
-portare il Governo avanti chiaramente senza maggioranza politica, ma grazie ai senatori a vita, fino al 2008; questo per dare il tempo di varare la nuova legge elettorale discussa in questi mesi da entrambi gli schieramenti e poi nuove elezioni politiche.
Faccio mia questa soluzione che permetterebbe all'Italia di darsi una legge necessaria, con preferenze e soprattutto che dia la possibilità di formare un Governo Stabile, fermando quindi la costruzione di alleanze politiche instabili, innaturali e litigiose.
Vi riporto qui di seguito un frammento del discorso di Napolitano fatto alle Camere, preso dal "Corriere della Sera" on-line:
ROMA - «Lo svolgersi di questa cerimonia nonostante il momento di acuta crisi e incertezza politica che il Paese sta vivendo è l'occasione per un ritorno ad un quadro di riferimento unitario come quello che l'Italia si diede con la carta costituzionale». Lo ha detto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nel corso della cerimonia di commemorazione del sessantesimo anniversario della Costituzione Italiana, entrata in vigore il 1° gennaio 1948. La manifestazione si svolge a Montecitorio, dove per l'occasione deputati e senatori sono riuniti in seduta comune.
La nascita della Costituzione «ha segnato la nascita di qualcosa che ha continuato a vivere, è vivo ed ha un futuro» ha detto ancora il capo dello Stato. Napolitano ha sottolineato che l'assemblea costituente fu un momento di ascolto reciproco e ricordato che le forze politiche che contribuirono a scriverla nel frattempo si sono evolute. Nessuno degli attuali partiti - ha detto il presidente - può rivendicarne l'esclusiva di valori, ma tutti possono guardare ai principi in essa espressi per affrontare le sfide che si presentano oggi.
2 commenti:
E' triste festeggiare il 60° anniversario in questa situazione triste per l'Italia.
Sempre meglio che essere schiavi degli USA e tutti gli Italiani capitalisti che hanno imparato a sfruttare tutto e tutti. Viva la libertà.
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