giovedì 31 gennaio 2008

Le Imprese, i Sindacati, la CEI chiedono la riforma elettorale !!!

In questi giorni le associazioni imprenditoriali, sindacali e perfino la Conferenza Episcopale Italiana, invocano le riforme istituzionali come priorità politica, in particolare un Governo Istituzionale, che vari almeno la Riforma Elettorale prime dell'elezioni anticipate.

Dalla Confindustria passando per l'UGL fino ai Sindacati CGIL CISL e UIL, tutti sperano e pubblicano comunicati stampa in favore del Governo Marini, da tutti considerato l'uomo giusto per trovare l'accordo sulla riforma elettorale.
Il centro destra (ex casa delle libertà) però insiste nel volere il voto anticipato e addirittura la Lega Nord fa sapere che non intende incontrare Marini.
L'UDC invece si spacca, dopo l'uscita di Follini nel 2007, ieri è giunta l'ora di Tabacci e Baccini i quali confluiranno nella costituenda Rosa Bianca insieme a Pezzotta, l'IDV e forse Montezemolo.
Nel centro-sinistra invece tutti pronti per il Governo Marini tranne il PdCI di Diliberto che vuole il Voto.

Voi che ne pensate ???

Nel frattempo vi riporto il manifesto delle imprese tratto dal "Corriere della Sera":

ROMA
- Nove sigle del mondo imprenditoriale (Confindustria, Lega delle Cooperative, Confcommercio, Confartigianato, Cna, Confesercenti, Casartigiani, Confagricoltura e Confcooperative) hanno diffuso un «manifesto per la governabilità» nel quale sottolineano che «certamente nella situazione in cui ci troviamo è giusto dare la parola ai cittadini», ma «una riforma della legge elettorale è un passaggio obbligato nell'interesse del Paese e nell'interesse di chi sarà chiamato a governarlo». Le associazioni d'impresa ritengono che «con l'attuale legge elettorale, senza preferenze e con liste preconfezionate, la scelta degli eletti sarebbe tutta nelle mani delle segreterie dei partiti. E anche grazie agli attuali regolamenti parlamentari, si riprodurrebbero alleanze pronte a frantumarsi il giorno dopo per gli interessi egoistici di tanti micropartiti dotati di poco consenso, ma di grandi e inaccettabili poteri di veto».

RIFORME
- Se fare una riforma elettorale in poco tempo è possibile, proseguono le associazioni, «lo si faccia senza perdere tempo, con un governo che in poche settimane porti a termine questo compito». Altrimenti, avvertono, «dobbiamo sapere che il problema è solo rinviato perché abbiamo bisogno di governabilità per cambiare e rendere più moderno il Paese. Serve una stagione di grandi riforme».

mercoledì 30 gennaio 2008

Franco Marini ce la farà ??

Alle ore 17.00 vedremo il Presidente del Senato Franco Marini salire al colle del Quirinale e molto probabilmente uscire con il mandato di trovare una coalizione per formare un nuovo Governo, capace di varare al più presto una nuova legge elettorale.

Il Presidente Marini appartenente al Partito Democratico è considerato un uomo di alto profilo istituzionale, l'unico attualmente in grado di trovare un consenso largo tra le forze politiche dei due schieramenti.

Le reazioni politiche momentanee a questa notizia non sono tuttavia positive e quindi si prospetta un confronto molto difficile e dal risultato tutt'altro che scontato.
Ce la farà il "sindacalista" Marini a trovare il bandolo della matassa e a varare una nuova legge elettorale ??

Intanto vi riporto le ultime dichiarazioni prese dal "Corriere della Sera" online:

BERLUSCONI - Berlusconi è di parere opposto. «Riteniamo che al governo Prodi non possa succedere un altro esecutivo - spiega il leader di Forza Italia -. Se la maggioranza che ha ricevuto il premio viene meno e il premier votato dagli elettori come leader della coalizione viene sfiduciato, non può esserci alternativa al ricorso alle urne e meno che mai la costituzione di una maggioranza priva di legittimazione elettorale. Nel nostro ordinamento - prosegue il Cavaliere - non esiste la figura del governo che nasce esclusivamente per gestire le elezioni. Il periodo di campagna elettorale, per questo, non può che essere gestito dal governo Prodi che, sebbene sfiduciato, aveva ricevuto la legittimità della sovranità popolare».

CASINI - L'opzione Marini non piace al centrodestra. Lo stesso Casini, in collegamento telefonico su Canale 5 con la trasmissione di Maurizio Belpietro, spiega che «se Marini mi offrisse il sistema tedesco io lo ringrazierei ma ciò non comporta appoggiare un governo con Prc e Verdi. Anzi, rifiuterei l'offerta che troverei insultante. Nessun italiano serio può pensare che io possa sostenere un governo con Rifondazione comunista, con Bertinotti e Pecoraro Scanio. Dovrei essere impazzito e internato per impazzimento...». Pur ritenendo «doveroso» che Napolitano dia un incarico a «Marini o a un altro», Casini ribadisce la sua indisponibilità a sostenere un esecutivo con Fausto Bertinotti e Alfonso Pecoraro Scanio.

FORZA ITALIA - Anche in Forza Italia la carta Marini non trova consensi. «Il presidente del Senato è saggio e non tenterà fughe in avanti con un governo che sopravvive per 1-2 voti» dice il presidente dei senatori azzurri Renato Schifani, il quale ribadisce «l'indisponibilità» di Forza Italia a sostenere governi di transizione. E davanti all'ipotesi di un tentativo di Marini, in caso di incarico, di convincere l'opposizione a modificare la legge elettorale, l'esponente azzurro taglia corto: «La riforma elettorale è una trattativa già arenata, non ci sono più né margini né i tempi».

GLI ALTRI - Anche l'Italia dei Valori chiede a questo punto di andare alle elezioni. Il portavoce nazionale, Leoluca Orlando, afferma che «piuttosto che logorare ancora credibilità e tenuta democratica è meglio andare subito al voto». E mentre l'Udeur chiarisce che «non è stata fatta alcuna scelta in merito alla nostra collocazione futura», il leader dei radicali Marco Pannella non usa mezzi termini sulla proposta del centrodestra di andare a elezioni anticipate: «Urlando "al voto al voto" si minchiona l'Italia».

MONTEZEMOLO- Un attestato di stima al presidente del Senato arriva dal numero uno di Confindustria Luca Cordero di Montezemolo, che definisce Marini «una persona capace, con senso del bene comune e del lavorare insieme». «Mai come in questo momento riteniamo, come cittadini, di mettere il bene comune al centro, di cercare responsabilità comuni, obiettivi comuni - ha aggiunto Montezemolo - perché il Paese ha bisogno di scelte che non sono né di destra né di sinistra, ma sono scelte fondamentali per il futuro».

lunedì 28 gennaio 2008

Voto immediato o prima la Riforma Elettorale ???

Chissà domani col finire delle consultazioni cosa farà il nostro Presidente Napolitano...
Credo proverà a far nascere un nuovo Governo Tecnico per le riforme, che almeno dia al paese un nuovo modo di votare per evitare il proseguo della crisi della politica, che da anni attraversa l'Italia.

Mi auguro veramente di tornare a votare con una nuova legge elettorale, se non altro per le preferenze giuste e sacrosante, poi mi piacerebbe vedere delle coalizioni più forti con meno partiti, un Parlamento con 5-6 partiti al massimo.
Per fare questo però servirebbe unità di intenti tra le forze politiche più forti come il PD e FI, per ora le uniche pronte a convergere in aiuto ad un Governo breve per le riforme sono il PD, Rifondazione, la Sinistra Arcobaleno (verdi+socialisti+sinistra democratica), l'IDV, l'UDEUR e l'UDC di Casini per il Centro Destra.

Nei numeri forse ci siamo, esiste questa possibilità, quindi cari politici datevi una mossa e lavorate una volta tanto per qualcosa di nuovo e riformatore !!!

Voi cari visitatori cosa ne pensate ???

venerdì 25 gennaio 2008

Prodi è caduto e ora che si fa ???

Dopo diciotto mesi di agonia, il Governo Prodi è andato in soffitta e con lui anche tutta l'Unione (unione di cosa???).
Sinceramente sono dispiaciuto per questa fine ingloriosa del buon Prodi, ma i numeri sono numeri e al conteggio non si può far niente.
Mastella ha fatto una bruttissima figura politica, ci mancava solo la citazione poetica di Neruda per arrampicarsi negli specchi e giustificare il proprio voto contrario.
Cusumano e Barbato dell'UDEUR poi hanno dato spettacolo con sputi, svenimenti, offese reciproche e tutto quanto servisse a far emergere la pochezza di questi Senatori e del ruolo istituzionale che essi rappresentano.
Mi chiedo, ma cosa ci possiamo aspettare di buono da questi rappresentanti???
Intanto oggi il Presidente della Repubblica Napolitano inizia le consultazioni che dureranno fino a martedì, ma si profila come lunga, la strada di una soluzione a questa crisi.

Vi riporto le ultime notizie dal mondo politico tratte dal "Corriere della Sera" on-line:

ROMA - «Non aspiro ad alcun incarico». Così il presidente del Senato, Franco Marini, ha smentito tutte le voci che lo indicavano in pole position per la guida di un eventuale governo istituzionale di transizione dopo la caduta del Governo Prodi. «È da un anno che dico che la responsabilità che ho è già grande e quindi non aspiro proprio ad avere alcun altro incarico. Ci saranno le consultazioni e io ho grande fiducia nelle capacità del presidente Napolitano. Credo anche che le forze politiche debbano pensare agli interessi generali perché è una fase delicata del Paese».

PRODI: NO ELEZIONI CON QUESTA LEGGE - «Come ho già detto nel mio intervento in Parlamento e anche al Capo dello Stato, bisogna fare di tutto per evitare di andare a elezioni anticipate con questa legge elettorale». E' lo stesso Romano Prodi a parlare, dopo l'inaugurazione dell'anno giudiziario: la legge elettorale, è l'opinione di Prodi, ha reso di fatto ingovernabile il Paese.

MONTEZEMOLO: ESECUTIVO PER RIFORME - Contrario all'ipotesi di andare subito al voto anche il leader di Confindustria, Luca Cordero di Montezemolo, convinto che serva un governo istituzionale per «una breve ed efficace stagione di riforme condivise, nell’interesse generale». Montezemolo chiede riforme capaci di consentire «a chi vincerà le elezioni di poter governare davvero»: cambiamento dei regolamenti di Camera e Senato, riduzione dei parlamentari, correzione del bicameralismo perfetto. «Sono riforme che un governo di scopo, istituzionale, tecnico, lo si chiami come si vuole - ha aggiunto - potrebbe fare molto rapidamente, trovando una immediata sintonia con il comune sentire della società italiana». Ma la prima riforma a cui mettere mano, anche per Montezemolo, sarebbe la legge elettorale: «Vogliamo dire alle forze politiche più avvedute e responsabili di entrambi gli schieramenti che prima di andare al voto serve una nuova legge elettorale».

SPETTACOLO INDECOROSO - Il presidente di Confindustria ha avuto parole dure per quanto accaduto nella giornata di giovedì al Senato: «Uno spettacolo inaccettabile e indecoroso», ha detto riferendosi alla rissa scoppiata tra i senatori Cusumano e Barbato. Per Montezemolo «tutti nei momenti di crisi, soprattutto dopo aver assistito al triste spettacolo da suk di questi giorni e alle scene vergognose, desideriamo che la parola torni a noi cittadini - ha proseguito - attraverso le elezioni». Ma «attenzione», ricorda Montezemolo, «con questa legge elettorale, lo sappiamo per esperienza, la parola non torna ai cittadini ma alle segreterie dei partiti, con liste preconfezionate, per consentire altri giri di giostra a chi non vuole un vero rinnovamento». Parole dure anche pe ril governatore siciliano Totò Cuffaro: «Mentre gli imprenditori siciliani combattono contro, il pizzo il governatore della Sicilia viene condannato a 5 anni di reclusione e decide di restare al suo posto».

TEMPI LUNGHI - Difficile comunque che la crisi che si aperta con la sconfitta in Senato di giovedì possa rapidamente chiudersi, come avvenne un anno fa. Allora, dopo un giro di consultazioni, Napolitano rimandò alle Camere lo stesso Prodi, visto che non c'era stato un voto formale di sfiducia e che la maggioranza aveva espresso la propria preferenza per il reincarico, oltre a prendere l'impegno di modificare la legge elettorale. Ma ora la maggioranza uscita dalle urne non esiste più, c'è stato un voto formale di sfiducia (almeno al Senato), e la legge elettorale è ancora la stessa di due anni fa. Dieci anni fa, inoltre, un Prodi fresco di sfiducia respinse l'idea di un reincarico, avanzata allora da Oscar Luigi Scalfaro. In più il centrodestra sembra compatto, con l'eccezione dell'Udc, nel chiedere il ricorso alle elezioni anticipate. Ma nei giorni scorsi si è parlato di un presidente della Repubblica propenso a cercare la via di un nuovo governo, che abbia come unico mandato quello della riforma della legge elettorale. E che cerchi il consenso su un nome sul quale converga il maggior consenso possibile: Mario Monti o il governatore della Banca d'Italia, Mario Draghi. Oppure i presidenti di Senato e Camera, Marini e Bertinotti. Da questo scenario appare probabile che la soluzione della complessa crisi richieda tempi lunghi.

BERLUSCONI INCONTRA LETTA - C'è stato un incontro, durante la mattinata, a Palazzo Grazioli tra il leader di Forza Italia e Gianni Letta. La visita è durata circa 40 minuti. Il nome dell'ex sottogretario alla Presidenza del Consiglio del governo di centrodestra è una delle ipotesi per la guida di un governo istituzionale che traghetti verso nuove elezioni. Nessuno dei due ha rilasciato dichiarazioni al termine dell'incontro. Berlusconi è poi partito per Napoli, dove nel pomeriggio è in programma un'assemblea di Italiani nel Mondo, il movimento del senatore Sergio De Gregorio.

mercoledì 23 gennaio 2008

60esimo compleanno per la Costituzione Italiana


La Costituzione italiana compie sessanta splendidi anni, ma lo spirito politico del 1948 è lontano dal risvegliarsi.

Allora i partiti di diverso schieramento politico si concentrarono ed unirono i propri sforzi per dare all'Italia una Costituzione repubblicana, liberale e democratica, in sintesi un'Italia nuova con spirito rivolto agli ideali più nobili.

Come sappiamo tutti oggi mentre il Presidente Napolitano ricorda quel periodo di alto profilo politico, nella politica italiana si discute di fiducia al Governo Prodi alla Camera dei Deputati, per poi spostarsi domani al Senato dove quasi sicuramente non si avranno i numeri per proseguire con questo Governo.
Ma le tanto decantate riforme istituzionali quando si faranno???
Ad inizio anno sembrava che l'accordo tra Forza Italia ed il Partito Democratico avesse dato una svolta positiva alla riforma elettorale, ma ad oggi l'unica cosa che unisce i due schieramenti appare essere la voglia di tornare alle urne dopo la sfiducia a Prodi.
Siamo sicuri che sia la strada migliore da seguire???

Personalmente sono in accordo con l'On Soro del Partito Democratico che ieri a "Porta a Porta" ha proposto la sua idea e la sua speranza:
-portare il Governo avanti chiaramente senza maggioranza politica, ma grazie ai senatori a vita, fino al 2008; questo per dare il tempo di varare la nuova legge elettorale discussa in questi mesi da entrambi gli schieramenti e poi nuove elezioni politiche.

Faccio mia questa soluzione che permetterebbe all'Italia di darsi una legge necessaria, con preferenze e soprattutto che dia la possibilità di formare un Governo Stabile, fermando quindi la costruzione di alleanze politiche instabili, innaturali e litigiose.

Vi riporto qui di seguito un frammento del discorso di Napolitano fatto alle Camere, preso dal "Corriere della Sera" on-line:

ROMA - «Lo svolgersi di questa cerimonia nonostante il momento di acuta crisi e incertezza politica che il Paese sta vivendo è l'occasione per un ritorno ad un quadro di riferimento unitario come quello che l'Italia si diede con la carta costituzionale». Lo ha detto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nel corso della cerimonia di commemorazione del sessantesimo anniversario della Costituzione Italiana, entrata in vigore il 1° gennaio 1948. La manifestazione si svolge a Montecitorio, dove per l'occasione deputati e senatori sono riuniti in seduta comune.

La nascita della Costituzione «ha segnato la nascita di qualcosa che ha continuato a vivere, è vivo ed ha un futuro» ha detto ancora il capo dello Stato. Napolitano ha sottolineato che l'assemblea costituente fu un momento di ascolto reciproco e ricordato che le forze politiche che contribuirono a scriverla nel frattempo si sono evolute. Nessuno degli attuali partiti - ha detto il presidente - può rivendicarne l'esclusiva di valori, ma tutti possono guardare ai principi in essa espressi per affrontare le sfide che si presentano oggi.

lunedì 21 gennaio 2008

Mastella manda Prodi a casa !!!

Gira e gira alla fine il buon Prodi è caduto vittima della sua stessa maggioranza, anzi del suo ex Ministro Mastella, che forse per cause dovute al proprio caso personale e familiare degli ultimi giorni, ha buttato il Governo in aria.
Personalmente esprimo la mia solidarietà al buon Prodi che ce l'ha messa veramente tutta per governare con questa maggioranza piena di personalismi, troppi partitini e in generale gonfio di una confusione politica interna mai vista in Italia.
Ed ora si va avanti, si gira pagina, comunque su tutti incombe la decisione finale del Presidente della Repubblica Napolitano, l'unico deputato a "sondare il terreno" e a trovare una soluzione a questa crisi politica.
Credo personalmente sia giusto fare almeno la riforma del sistema elettorale prima di andare a nuove elezioni, se non altro per ritornare alle preferenze e per scongiurare un altro pasticcio governativo.
Mi chiedo poi quale sarà il futuro del centro sinistra italiano, in particolare del Partito Democratico ancora indietro nella propria organizzazione territoriale ed intensionato a correre da solo nelle prossime elezioni con il nuovo sistema elettorale (se verrà approvato).
Berlusconi sarà poi felice di tornare a fare il candidato Premier se si andrà a votare entro pochi mesi, ma Casini e Fini lo vorranno ancora come Leader ???

Chi vivrà, vedrà !!!

domenica 20 gennaio 2008

Papa Benedetto da lezione di laicità ????

Grande folla di studenti, politici e fedeli al Papa Day di questa mattina.

Benedetto XVI dà professore emerito dispensa lezione di laicità e tutti i nostri grandi politici hanno accolto con commozione e fremito le sante parole piovute dal pontefice.

Mi chiedo però se tutto questo clamore non si sia cercato volutamente e se la tremenda lettera di protesta di "quattro gatti" della Sapienza sia stato "leggermente accentuato e gonfiato"...???

Di sicuro i Cardinali Ruini e Bagnasco non aspettavano occasione migliore per far sentire la propria voce e questa volta non gli si può neanche ricriminare niente, perchè sono state vittime illustri della "sapienza laicista".
I nostri politici per non perdere il posto in prima fila a San Pietro sotto l'ala protettrice della "Chiesa" hanno fatto a gara in dichiarazioni, foto, interviste di solidarietà e sdegno per quanto accaduto.
Personalmente sono stato contrario al veto di pochi scienziati sulla visita del Pontefice alla Sapienza, sono convinto nell'ascolto e nella libertà di espressione di tutti, ma addirittura vedere oggi Borghezio della Lega parlare di tolleranza e rispetto in San Pietro mi è sembrato veramente un atto fuori luogo.
Borghezio che vuole bombardare le navi degli immigrati in Sicilia e che sterilizza i treni dove siedono gli extracomunitari e le prostitute cosa "ci azzecca" con il Cristianesimo ???

Mastella addirittura da Ceppaloni va a protestare contro Prodi in Vaticano per non aver chiesto scusa al Papa e poi aggiunge, che lui stesso è stato lasciato volutamente solo da Veltroni e Prodi e che nei prossimi giorni chiederà un atto di fiducia sul suo discorso fatto alla Camera (cosa c'entra il suo caso con la presenza in vaticano ??).

Mi auguro che veramente tutti possano esprimere le proprie idee in libertà e che tutte le opinioni vengano sempre rispettate come dice Benedetto XVI; ma cari politici risparmiateci le vostre parate e tutta la demagogia che accompagna spesso il vostro operato pratico.
Cari Onorevoli siate più concreti nel sostenere la laicità dello Stato e le libertà di espressione altrui, non limitatevi a riempire le vostre bocche di tante belle parole.

venerdì 18 gennaio 2008

Dopo questa settimana intensa ci vuole un pò di relax


Dopo questa settimana lavorativa densa di avvenimenti ci meritiamo tutti un pò di sano relax.
Per fortuna è arrivato il venerdì a chiudere questa settimana lavorativa e speriamo non succeda nient'altro in questo paese sconquassato da tanti avvenimenti.

Resoconto finale delle più importanti notizie accadute negli ultimi cinque giorni:

-Approvazione della Consulta sul Referendum Elettorale e conseguente accelerazione del possibile accordo sulla proposta di riforma Bianco presentata in Senato da parte dei partiti dei due schieramenti;

-Il Papa Benedetto XVII rinuncia alla visita nell'inaugurazione dell'anno accademico alla Sapienza dopo aspre critiche provenienti da docenti ed alunni;

-Si insedia a Napoli il Commissario Straordinario Pref. De Gennaro per risolvere i problemi legati ai rifiuti e alle discariche, inizia quindi l'operazione pulizia delle strade, ma molte scuole rimangono ancora chiuse;

-Si dimette il Ministro della Giustizia Clemente Mastella dell'UDEUR dopo essere stato inquisito e sua moglie Presidente del Consiglio Regionale della Campania è stata messa agli arresti domiciliari; il caso inoltre coinvolge circa una trentina tra politici, amministratori ed autorità pubbliche. Il Partito Mastelliano in Campania è decimato dall'inchiesta della magistratura, ma non mancano come al solito polemiche politiche e tanta "morale politichese".


Credo che quanto citato basti a riempire ancora per qualche giorno le pagine dei giornali e dei media d'informazione, chissà quanti strascichi polemicosi e noiosi ancora si dovranno leggere in attesa di qualche altra notizia interessante e rilevante...
In questa breve settimana addirittura nella giornata di mercoledì il programma "Porta a Porta" ha avuto un'edizione speciale in due tempi; dalle 21.00 alle 22.30 con uno speciale sul caso "Mastella" e dalle 22.30 alle 24.00 con il caso del "Papa alla Sapienza".
Una settimana giusta da ricordare e sottolineare, mi auguro che nella prossima non "cada il mondo", forse sarà la volta della caduta del Governo Prodi, ma per fortuna ed abilità sua è duro a "morire".....

mercoledì 16 gennaio 2008

Mastella il perseguitato....


Vi ricordate quando il comico Roberto Benigni qualche mese fa citava il perseguitato Ministro della Giustizia ???
Oggi il buon e pacifico Clemente Mastella allievo politico di De Mita e uno dei figli eredi dell'ex DC si è dimesso!!!!

Si è dimesso perchè indagato e perchè hanno arrestato la moglie che è anche il Presidente del Consiglio Regionale della Campania.

Ma non finisce qui!!!
Infatti come sappiamo bene la famiglia Mastella compresi parenti, familiari acquisiti, amici di famiglia ecc.... sono tutti ben immanicati a Benevento e per carità non si vuol dire niente di allusivo o offensivo con questo, ma qualche punto interrogativo forse emerge ???

Leggete qui sotto a chi è toccata questa volta la mannaia della magistratura:

INDAGATI ANCHE IL SINDACO DI BENEVENTO E IL PRESIDENTE DEL TAR - Tra i destinatari dei provvedimenti ci sono anche il sindaco di Benevento Fausto Pepe, e i consiglieri regionali Fernando Errico, capogruppo dell'Udeur, e Nicola Ferraro. Inoltre è stato notificato un provvedimento di sospensione anche al prefetto di Benevento, Giuseppe Urbano, e al presidente del Tar della Campania, Ugo De Maio.

L'ELENCO DEGLI INDAGATI - I carabinieri hanno eseguito ordinanze di custodia in carcere nei confronti di Carlo Camilleri, consuocero dei Mastella, che si trova però in ospedale a Benevento; Vincenzo Lucariello, difensore civico della Regione Campania, il cui telefono cellulare «bollente» ha messo in luce l'intreccio di affari della presunta lobby; Antonello Scocca e Domenico Pianese. Provvedimento restrittivo ma con il beneficio dei domiciliari per 19 indagati: Sandra Lonardo Mastella; il sindaco di Benevento Fausto Pepe; Carlo Banco; Erminia Florenzano; l'assessore regionale al personale Andrea Abbamonte e quello all'ambiente Luigi Nocera; Francesco Cardone, i consiglieri regionali Ferdinando Errico e Nicola Ferraro; Nino Lombardi, presidente della comunità montana del Titerno; Angelo Padovano; Francesco Zaccaro, Antonio Barbieri; Letizio Napoletano; Paolo Budetta; Cristiana Fevola e Ugo Ferrara. Interdetto dall'ufficio di giudice del Tar Campania Ugo De Maio; da quello di vigile urbano Luigi Treviso; da prefetto di Benevento Giuseppe Urbano.


Per curiosità leggetevi inoltre questo stralcio d'articolo pubblicato dall'Espresso il novembre scorso su Mastella:

Tanti capitoli, una sola persona: anzi un unico ministro in carica, Clemente Mastella.
A mettere sotto la lente di ingrandimento i “difetti” del guardasigilli è un articolo pubblicato dal settimanale l’Espresso in cui si parla di consulenze, voli speciali, contratti, benzina e case e, visto che si avvicina Natale, perché no anche torroncini e panettoni. Il tutto pagato dal giornale dell’Udeur “il Campanile” che ha ricevuto una buona parte di soldi pubblici. L’inchiesta mette in primo piano gli intrecci tra finanziamenti pubblici e la famiglia dell’onorevole Mastella. La storia risale addirittura a prima che al pm Luigi De Magistris venisse tolta l’inchiesta che metteva tra gli indagati anche Clemente Mastella. Il giornale finanziato con i soldi dei contribuenti ha pagato una parcella di 40 mila euro al ministro della Giustizia per la sua collaborazione giornalistica, 14 mila per acquistare i celebri torroncini di Benevento che «spesso finivano in regalo – si legge sul settimanale – a politici e giornalisti magari con il messaggio di auguri di Sandra e Clemente. A questo vanno aggiunti i biglietti aerei per la famiglia e il segretario». Nel capitolo delle entrate anche 12 mila euro incassati dallo studio del figlio, Pellegrino Mastella, e i 36 mila euro risucchiati dalla sua agenzia di assicurazioni.
Ma dall’indagine effettuata dall’Espresso le spese del quotidiano politico “il Campanile” spiegano maglio di ogni altra cosa il funzionamento della “mastellopoli”. Infatti il giornale costa ogni anno due milioni e mezzo di euro anche se non supera le cinquemila copie complessive, delle quali 1500 passano per le edicole e il resto finisce al macero.

Ma per capire meglio la ripartizione delle spese, l’Espresso indaga nel bilancio provvisorio presentato dal vecchio amministratore: sono stati pagati 98 mila euro per viaggi e trasferte, tra gli altri hanno volato Sandra Lonardo (moglie del ministro), Pellegrino ed Elio Mastella e pure la moglie di Pellegrino.
Sempre nel 2005 il Natale è stato particolarmente d’oro: pagate 141 mila euro per spese di rappresentanza, 22 mila euro di liberalità, sono spariti per pacchi, dolciumi e torroni circa 17 mila euro.
E ben 8 mila e quattrocento partono dalle casse del giornale per finire alla “Dolciaria Serio” di San Marco dei Cavoti e oltre seimila euro per il torroncino del Casale, paese del cognato del ministro. Invece, ad occuparsi dei regali di Natale è «la signora Sandra – si legge nell’articolo - che arriva al Cis di Nola e spende 1150 euro di articoli da regalo e sempre soldi del Campanile, e ancora 2030 euro nei negozi a Benevento».
La famiglia di Ceppaloni, poi, fa timbrare al distributore le cartelle carburante per un totale di quattromila euro al mese. Un altro capitolo merita l’appartamento di via Arenula, sede del giornale.
L’ufficio era di proprietà dell’Inail che lo aveva affittato al partito dell’Udeur, l’acquisto infine è stato messo in pratica a un ottimo prezzo da una società dei figli del segretario.
Ma l’ombra del Campanile in qualche modo segna la “traiettoria professionale” del figlio maggiore del ministro della Giustizia, che, dal governo Prodi, appena laureato, ottiene un contratto di praticantato giornalistico insieme alla sua fidanzata Alessia. La mossa successiva è semplice: Alessia sbarca all’autorità delle comunicazioni nella segreteria dell’ex deputato Udeur Roberto Napoli, mentre il figlio diventa socio dello studio Criscuolo.
E ancora società di brokeraggio che grazie all’ex direttore del “Campanile” Cimmino hanno incassato subito 36 mila euro tra polizze e consulenze.

martedì 15 gennaio 2008

Papa Benedetto XVI alla Sapienza: reazioni laiche o anticlericali ???

Lasciando macerare il problema dei rifiuti, che sicuramente ritroveremo più in avanti perchè difficilmente risolvibile, pongo l'attenzione di questo blog sulla visita tanto discussa di Papa Benedetto XVI all'inaugurazione dell'Anno Accademico dell'Università "La Sapienza" di Roma.
E pensare che questa celebre Università nacque il 20 aprile 1303 per volontà di Papa Bonifacio VIII, ma oggi nel 2008 più di sessanta tra docenti e scienziati protestano formalmente per questa visita chiedendone l'annullamento.

La domanda sorge spontanea: si tratta di anticlericalismo o rispetto della laicità ???

Difficile rispondere esattamente, dal Vaticano non escono questi termini in maniera esplicita, ma piuttosto emergono il fattore censura e di rifiuto al dialogo, dal mondo universitario invece si invocano delle dichiarazioni molto pesanti, un cartellone esposto recita: "fra Giordano è bruciato, Galileo ha abiurato, noi resisteremo contro il papato".

Papa Benedetto intanto prosegue il suo cammino di restauratore e riformatore al tempo stesso; un passo in avanti verso il dialogo con la chiesa ortodossa e contro il capitalismo sfrenato, ma dall'altra celebra il battesimo in Cappella Sistina rivolgendo le spalle ai fedeli come nel rito pre-conciliare e non manca di sfoggiare paramenti sacri oramai desueti e arcaici.

Non è la prima volta che parlo di un Vaticano che si muove in due direzioni storicamente opposte, ma certamente non posso anche far a meno di evidenziare il tono anti-storico di certi professori universitari, più interessatai a far scalpore e notizia, che a discutere seriamente sul valore della Laicità dello Stato.

Una laicità spesso confusa e sbandierata lascia spazio al laicismo e questo non serve a dare valore e giustizia ai tanti perseguitati dalle ideologie e dalle religioni di stato. Voglio quindi aspettare e riflettere prima di dare dei giudizi significativi su questa visita, mi piacerebbe che entrambi i fronti facessero un passo in dietro in nome del dialogo e del confronto che non deve mai mancare, soprattutto tra intellettuali, scienziati e professori per il bene delle generazioni future.

domenica 13 gennaio 2008

Corinaldo, dal paese del pozzo della polenta a quello dei rifiuti napoletani...


Qui a fianco ho riportato il mitico "Pozzo della Polenta" che caratterizza il mio paese per essere posizionato in mezzo alla famosa scalinata e per essere meta di tanti turisti tutto l'anno.
Il pozzo della polenta richiama da anni la storia, la tradizione della mia città... tante storielle paesane e fatti realmente avvenuti hanno costruito intorno a questa semplice costruzione un simbolo cittadino, immagine che ora rischia di essere associata al "pozzo dei rifiuti napoletani".

Ebbene si!! , sembra che l'Assessore Regionale Amagliani delle Marche si sia reso disponibile ad accogliere parte della "monnezza" della Campania, ma il nostro Sindaco insieme alla sua amministrazione inizia a protestare a questa decisione "calata dall'alto".
Personalmente sono favorevole ad atti di amore fraterno e di aiuto verso il più debole...ma in questo caso non credo che sia giusto, tanto più che la grave situazione napoletana non può dirsi come emergenza, ma semmai come attività continua, cronica e senza vie d'uscite brevi e durature.
Un Comune come il mio di 5.000 anime che pratica la raccolta differenziata, che raccoglie già i rifiuti della Provincia di Ancona non può essere la valvola di sfogo della "merda" altrui.
Già in passato la nostra discarica ha raccolto rifiuti provenienti da altre regioni con difficoltà, certo sono operazioni che portano tanto denaro liquido alle casse comunali, ma ora bisogna dire BASTA!!!!

Se questi amministratori non sanno governare e purtoppo appartengono anche alla mia area politica, è comunque ora che vadano a casa!!!
Napoli e la Campania devono trovare in questo momento una serie di progetti concreti e realizzabili, non si può nascondere la propria monnezza nelle discariche altrui, ma ripeto non si tratta di essere inaccoglienti e razzisti, ma semplicemente obiettivi e razionali.

Il Problema rifiuti va risolto una volta su tutte alla radice e ha ragione Prodi quando dice che è una vergogna per l'Italia intera !!!!!
Caro governo, però non dire solo parole di circostanza, manda a casa una volta tanto i tuoi rappresentanti che sanno, che sapevano, che intascano soldi pubblici da decenni senza fare niente per la povera popolazione e la martoriata città di Napoli.

giovedì 10 gennaio 2008

Legge Elettorale vicino il traguardo...


Il dibattito sulla Legge Elettorale sembra essere alle ultime battute.
In questi giorni si riuniranno la commissione affari costituzionali per esaminare la proposa di riforma Bianco e la consulta per il referendum sulla legge proposta da Segni e appoggiata da Fini.

Su tutto il confronto il punto cruciale sembra comunque rimanere il fantomatico accordo segreto tra Berlusconi e Veltroni, accordo che non piace agli alleati minori..anche se in queste ultime ore sembra trovare l'adesione di Casini e di Rifondazione Comunista.

A questo punto se si realizzasse questo accordo tra i 4 partiti dei due schieramenti si raggiungerebbe finalmente la larga intesa sulla riforma elettorale.
Un'intesa importante atta a coprire quasi il 70 % dell'elettorato nazionale, un'intesa che sconvolgerà in positivo il nostro sistema politico, eliminando molti partitini personali e dando più stabilità ai governi in carica....o almeno così promette...

Ma in seguito il povero Governo Prodi che fine farà???


Vi riporto una sintesi della proposta di riforma elettorale:

La bozza Bianco

Il testo della proposta prevede l'assenza del vincolo di coalizione e di premio di maggioranza, con le circoscrizioni che salgono a 32 e con un doppio sbarramento (5% a livello nazionale, con la possibilità, per la lista che non lo superi, di essere ammessa al riparto dei seggi se ottiene almeno il 7% dei voti in cinque circoscrizioni).

Il sistema è proporzionale, fondato sulla distribuzione dei seggi in base ai voti conseguiti nelle circoscrizioni e sono attribuiti per metà in collegi uninominali e per l'altra metà su liste concorrenti di candidati, senza preferenze. Due le ipotesi sul meccanismo di voto messe in campo da Bianco. Nella cosiddetta Ipotesi A l'elettore dispone di due voti, uno per il candidato nel collegio uninominale e l'altro per la lista circoscrizionale; in base all'Ipotesi B l'elettore dispone di un solo voto, valido sia per il candidato nel collegio uninominale sia per la lista circoscrizionale ad esso collegata. Sono previste le cosiddette quote rosa per assicurare le pari opportunità.

L'indicazione del candidato premier avviene sotto forma di dichiarazione con cui ogni partito, nel depositare il contrassegno, presenta un programma di governo, a titolo proprio o in coalizione con altri, e individua il nome della persona da sottoporre al Capo dello Stato come presidente del Consiglio. Si tratta, tuttavia, di un'opzione non vincolante. Infine, altra caratteristica della proposta del senatore del Pd è l'introduzione della sfiducia costruttiva importata dal sistema tedesco, ma che comporta qualche modifica costituzionale e dei Regolamenti parlamentari.

martedì 8 gennaio 2008

Napoli e la Campania, politici nel caos...

Avevo iniziato il 2008 con un post dedicato alla spazzatura e ai proiettili vaganti nel napoletano, a distanza di 5 giorni la situazione è addirittura peggiorata !!
Napoli sommersa dall'immondizia non ha vie di scampo, le discariche sono esaurite ed il termovalorizzatore (inceneritore) deve essere ancora costruito.
L'unica Regione la Campania, che ancora non ha trovato una soluzione al problema dei rifiuti solidi urbani, non parliamo poi di raccolta differenziata, lì non si sa nemmeno cosa sia.
Pensate che negli ultimi anni l'Unione Europea ha stanziato alla Regione Campania qualcosa come 250 milioni di Euro per il problema discariche e rifiuti, non mettiamo in conto inoltre i svariati milioni di euro distribuiti dallo Stato Italiano in queste zone.
Chi ha lucrato sopra ???
Chi ha investito tutti questi soldi ???
Non ci sono parole naturalmente nè tantomeno risposte adeguate a questi interrogativi giusti.

In queste ore il Governo Prodi spera di risolvere l'emergenza mandando l'esercito a pulire le strade e i rifiuti saranno con ogni probabilità smaltiti in altre regioni italiane, in attesa di costruire nuove discariche in Campania ed il famoso termovalorizzatore di Acerra.
I politici come al solito scaricano le proprie responsabilità ai vari livelli, infatti ieri il Sindaco di Napoli Jervolino ha accusato Prodi di non aver fatto niente sapendo la situazione; Il Presidente della Regione Bassolino che ammette alcune responsabilità, ma non trova soluzioni pratiche a questa emergenza.
Insomma siamo alle solite, tutti buoni a parlare, ma nel concreto non si muove niente.
E' chiaro a tutti il ruolo della camorra in questo disastro ambientale e sanitario, l'unica a regolare gli appalti, i lavori e soprattutto sempre pronta a condizionare la vita dei cittadini.

Mi auguro che si trovi presto una soluzione definitiva e non solo verso l'emergenza momentanea, ma i politici locali successivamente si dovrebbero mettere una mano sulla propria coscienza e fare un bel passo indietro.

mercoledì 2 gennaio 2008

2008 a Napoli, come il terzo mondo...

La bellissima città di Napoli è messa a ferro e fuoco tra la "monnezza" e i "deficenti" di inizio anno che non mancano mai...
E' durata poco la mia positività con cui salutavo il 2007 e davo il benvenuto al 2008, certo la speranza è l'ultima a morire, ma soprattutto ieri ero tentato di scrivere un post dedicato a Napoli, che ha festeggiato il 2008 tra l'immondizia bruciata e i proiettili "vaganti", come se le pallottole andassero in giro liberamente...

Purtroppo è vero e non si tratta di fantasia o di un paese del terzo mondo al quale mandiamo gli aiuti umanitari, ma siamo a Napoli capitale del Sud Italia per fascino e bellezza.
Mi chiedo se tutta quella gente che va in giro a sparare in aria per festeggiare un evento è normale in un paese moderno e civile, o veramente in certe città lo Stato e la politica sono solo "chiacchiere e poltrone"...
Intanto mi auguro che il bambino di 10 anni colpito alla testa si riesca a salvare e soprattutto spero che i responsabili siano arrestati e condannati giustamente.

Ecco cosa riporta il "Corriere della Sera" in versione on-line e in generale tutti i media di ieri:

NAPOLI
- Un morto e 473 feriti. È il bilancio del Viminale per i festeggiamenti di Capodanno. La vittima è un uomo di 30 anni, Giuseppe Veropalumbo, ucciso a Torre Annunziata, nel napoletano, mentre era a tavola con i suoi familiari all'interno della sua abitazione, centrato da un colpo di arma da fuoco poco prima di mezzanotte. Tra i feriti, c'è anche un bambino di 10 anni in gravi condizioni dopo essere stato colpito alla testa nel Casertano.

SPAZZATURA IN FIAMME A NAPOLI
- Capodanno di superlavoro soprattutto per i vigili del fuoco di Napoli. Cumuli di spazzatura in fiamme, con i roghi alimentati dalle micce dei fuochi pirotecnici e dei botti sparati a mezzanotte, sono stati segnalati in numerose zone della città, soprattutto nel centro storico e nel quartiere di Pianura. Decine gli interventi effettuati dai vigili, con tutte le squadre impegnate. Spazzatura in fiamme anche nei comuni di Quarto, Afragola e San Giorgio a Cremano, dove la situazione rifiuti è più grave. Sempre un uso scriteriato dei fuochi è alla base dell'incendio di una ventina di autovetture e di una decina di appartamenti tra Napoli e provincia.

martedì 1 gennaio 2008

Auguri di buon 2008

Come potevo non iniziare il 2008 parlando di politica...quindi partiamo con il discorso tradizionale del nostro amato Presidente della Repubblica.
Giorgio Napolitano degno successore del Grande Presidente emerito Ciampi ha fatto un discorso di incoraggiamento e di fiducia verso la nazione italiana.
In questo paese per fortuna c'è il Presidente della Repubblica, anche ottantenne rimane uno dei baluardi delle nostre istituzioni ed estremo sostenitore e difensore dei diritti dei cittadini italiani.
Il 2008 così per la politica non poteva avere inizio migliore soprattutto ora, che non si sà quale fine farà il Governo e le tanto attese riforme strutturali del paese.
Speriamo per un 2008 che porti una svolta positiva alla crisi politica italiana e soprattutto grinta e speranza ai cittadini vessati da tanti problemi quotidiani.

Vi ripoto come di mia abitudine alcuni tratti fondamentali del discorso presidenziale tratto dal "Corriere della Sera" in versione on-line:

IL DISCORSO DI FINE ANNO ALLA NAZIONE: «INCORAGGIARE IL DIALOGO PER LE RIFORME»

«Serve fiducia ma anche impegno»

Napolitano: puntare su creatività e impegno. Richiamo ai problema del lavoro e del costo della vita

ROMA - «Nel 2007 ho visto dal sud al nord aspetti eloquenti dell'Italia che vuole crescere, divenire più moderna e più giusta». Così il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, ha esordito nel tradizionale discorso di fine anno rivolto agli italiani. «Un'Italia che sa e che deve vincere competizioni e sfide difficili. Ho colto dinamismo e capacità di innovazione. In questa luce mi si è presentata la realtà delle imprese e del mondo produttivo, ma anche del mondo della ricerca dell'alta formazione»
«Questi sono i motivi di fiducia» ha sottolineato il presidente, «il problema sta però nell'essere capaci di incoraggiare questo dinamismo per trasmetterlo a tutto il sistema Italia per generare una crescita più sostenuta e generale, in cui sia pienamente coinvolto il Mezzogiorno. Con questa sfida deve misurarsi non solo il mondo politico - ha detto Napolitano- ma anche quello sociale e culturale».

COSTO DELLA VITA - Il presidente si è poi soffermato sul problema del crescente costo della vita, diventato una realtà sempre più grave per molte famiglie italiane, con il conseguente malessere sociale che ne deriva. Un malessere particolarmente acuto al Sud, dove- ha sottolineato il Presidente della Repubblica- la disoccupazione giovanile rimane un nodo centrale. Ma di lavoro Giorgio Napolitano ha parlato anche in termini di sicurezza, richiamando la recente tragedia di Torino e invocando una maggiore tutela della sicurezza e della vita nei luoghi di lavoro.

CREATIVITA' COME FORZA - «Un autorevole commentatore straniero» ha ricordato Napolitano- «ha recentemente individuato nella cultura e nella creatività il più grande potenziale del nostro Paese. E a questo il nostro sistema e le nostre imprese devono attingere e prestare maggiore attenzione». A riprova del grande valore della creatività italiana il presidente ha ricordato il sempre grande e diffuso apprezzamento in tutto il mondo per il nostro patrimonio artistico e culturale.

GOVERNO E RIFORME - Passando ai temi politici di attualità Napolitano ha voluto ricordare come non ci sia nessuna possibilità e desiderio di interferenza da parte sua nel dibattito politico- «anche molto aspro»- in corso in questo momento, ma ha poi auspicato un clima di concordia e rispetto reciproco. Auspicio chiaro anche per la riforma elettorale. «C'è stato uno spiraglio di dialogo sulla riforma elettorale: un'occasione che non va assolutamente perduta».

FIDUCIOSI MA ANCHE ESIGENTI CON NOI STESSI - Napolitano ha poi messo l'accento sul fatto che la possibilità di avere fiducia in noi stessi non vada disgiunta dalla necessità di essere esigenti con noi stessi. E per questo ha richiamato l'attenzione sulla tolleranza nei confronti degli immigrati e della libertà di confessione religiosa per tutti, sottolineando anche, sempre a proposito degli immigrati, che non bisogna soffermarsi solo sul pericolo della criminalità ma anche anche sui risultati ottenuti da Forze dell'ordine e magistratura. Sempre nel brano del suo discorso dedicato alla necessità di impegno, dell''impegno il Presidente ha voluto inserire anche un richiamo ad abbandonare gli eccessivi localismi, portando come esempio il problema ancora irrisolto dei rifiuti in Campania. Mentre come esempio positivo e incoraggiante della capacità di essere esigenti con noi stessi il Presidente ha voluto ricordare il coraggio degli imprenditori siciliani che hanno avuto il coraggio di reagire al «pizzo».

RISPETTO FRA LE ISTITUZIONI- Dopo un richiamo al reciproco rispetto fra ie Istituzioni, e segnatamente fra politica e magistratura, Napolitano ha chiuso il suo discorso con un richiamo ai valori della Costituzione, di cui si celebrerà fra poco il sessantesimo anniversario, che ispirano- ha ricordato il presidente- anche le azioni dell'Italia in ambito internazionale, comprese le missioni di pace cui «non va fatto mancare l'appoggio».

L'AUGURIO FINALE -  «Un anno sereno, per difficile che sia». È quello che il presidente Napolitano augura agli italiani, concludendo il suo secondo messaggio di fine anno del settennato, sottolineando le «ragioni di fiducia nell'Italia» che ha appena finito di elencare. «A voi che mi ascoltate, e a quanti sono in queste ore raccolti con le loro famiglie - dice il capo dello Stato - auguro un anno sereno, per difficile che sia. È un augurio che si ispira a sentimenti e ragioni di fiducia nell'Italia, perchè cresca e migliori, guardando soprattutto alle generazioni più giovani e a quelle che verranno»