Tra la finziaria per le famiglie e la riforma elettorale per un'Italia migliore, agli italiani non saranno risparmiati i rincari previsti per il 2008.
La cingha è pronta ad essere tirata un'altra volta, ma sinceramente non è che i cittadini siano così entusiasti di queste news finanziarie, se non altro che ormai da troppi anni la cinghia del popolo si restringe e i politici parlano di finanziarie volte ad aiutare le famiglie.
Bisogna essere fiduciosi nel futuro, ma rimangono veramente in pochi gli italiani che credono ancora in un futuro migliore.
La politica alza il polverone sulla riforma elettorale per deviare le attenzioni dei cittadini, ma i problemi veri rimangono e purtoppo se con il governo passato non si arrivava a fine mese, con il governo di centro sinistra a volte neanche al ventesimo giorno.
Un'Italia che è tra i G8, può permettersi una popolazione così povera???
Riporto come al mio solito un articolo tratto da un quotidiano, oggi è la volta di "La Repubblica":
ROMA - Anche il 2008 sarà all'insegna del carovita. È la fosca previsione delle associazioni dei consumatori. I rincari registratisi nel 2007 che, esclusi i mutui, peseranno sulle tasche dei consumatori per circa 994 euro a famiglia - è la stima di Adusbef e Federconsumatori - si trascineranno anche nel 2008 con un effetto amplificato: la stangata in arrivo non sarà inferiore ai 1500 euro ma potrà toccare anche punte di 1700 euro. A trascinare i rincari saranno ancora alimentari e tariffe (luce, gas, rifiuti etc.).
Altre stangate in arrivo quando ancora infuriarono le polemiche sugli ultimi aumenti sugli alimentari: a nulla valgono le rassicurazioni del ministro per le Politiche agricole, Paolo De Castro: "Non è il caso di lasciarsi andare ad allarmismi: i prezzi di prodotti alimentari quali latte, pane e pasta hanno registrato aumenti al di sotto della media europea. Non stiamo con le mani in mano - ha concluso De Castro - continueremo con forza nell'azione di vigilanza antispeculazione che finora ha già portato a oltre 2500 controlli in tutto il Paese".
Soluzione più radicale è suggerita dal ministro per la Solidarietà Sociale, Paolo Ferrero: "Aprire un tavolo di trattativa con la grande distribuzione e fissare con regolamenti legislativi i prezzi di alcuni beni come il pane e il latte". E i rincari peseranno anche sul cenone di Natale secondo gli agricoltori della Cia: "Nonostante i consumi in calo (-2,5%) gli italiani si troveranno a spendere 6 miliardi di euro (+7%). Responsabili aumenti di frutta e verdura (+20%), pane (+10%), pasta (+8%), vini e spumanti (+10%) e formaggi (+12%)".
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2 commenti:
Per noi cittadini non c'è niente da fare.
Già ora la continua corsa dei prezzi sembra inarrestabile: lo sappiamo bene tutti, visto che andiamo a fare la spesa, e perciò viviamo il problema sulla nostra pelle.
Ma gli italiani sono individualisti: stringeranno la cinghia, salteranno un po' di pasti di nascosto, s'indebiteranno per mostrare l'auto nuova, andranno in cerca di raccomandazioni per ottenere un posticino di lavoro e un po' di becchime, resteranno pervicacemente chiusi nelle loro intoccabili corporazioni, difenderanno con le unchie e con i denti quei pochissimi privilegi che ritengono di avere.
Tutto ciò comporterà un ulteriore affievolimento del senso morale: per sopravvivere, oppure per mantenere il proprio stile di vita, si sarà disposti a tutto.
I politici lo sanno, perciò non cambiano mai rotta.
"Pervicacemente" è una splendida parola apparentemente desueta, ma molto raffinata...
scusatemi ma quando mi capita di leggere alcune parole mi sento un cultore di tali termini, sostantivi, aggettivi, avverbi etc.
E, a volte, mi "innamoro" di alcune parole.
Dite che è grave?
:)
Cla
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