venerdì 29 febbraio 2008

L'Inflazione raddoppià rispetto al 2007

Cari politici, cari candidati noi poveri "italiani medi" non ce la facciamo più !!!
Se non ce la fanno i "medi" pensate i più indigenti !!!

L'Istat ha rilevato che nel mese di febbraio 2008 l'Inflazione è a +2.9 %, valore doppio se paragonato allo stesso mese del 2007.
I prezzi al consumo dei generi alimentari crescono del 5% rispetto all'anno scorso, non parliamo poi della Benzina Verde +13.1% e del Gasolio +16.9 %.

L'altra faccia della medaglia disastrosa dell'aumento dei prezzi è la diminuizione dei conti pubblici, ma questo cari politici non basta !!!
Prodi avrà fatto anche bene a ridurre la spesa pubblica e il debito che ci affligge da tanti anni, ma la maggior parte degli italiani pagano, pagano, pagano, quindi dove sono i benefici ????

Sembra che a forza di pagare sempre più, i governi c'abbiano preso gusto e alla fine i soldi escono, ma i servizi sono sempre quelli, anzi spesso peggiorano !!!
La Svezia ha la nostra stessa pressione fiscale, quanto ai servizi pubblici c'è una differenza madornale, quindi mi chiedo perchè ??? Dove vanno a finire i nostri soldi ???
Di risposte facili ne avrei a dozzine, ma le lascio a voi tramite i commenti a questo post.

Inizio a pensare che il buon "Peppe Grillo" abbia qualche ragione concreta per realizzare il V-Day contro la politica (anche se non l'ho mai condiviso) !!!

lunedì 25 febbraio 2008

La Chiesa contro l'Ordine dei Medici e il PD

Le Elezioni politiche del 13-14 aprile si avvicinano e i vertici della Chiesa Cattolica tramite i loro mezzi di stampa si scagliano contro l'Ordine dei Medici e il Partito Democratico.

L'Avvenire critica la presenza nelle liste del PD del Prof. Veronesi e addita come falso il documento dell'Ordine dei Medici sulla legge 194, mentre Famiglia Cristiana critica fortemente l'accordo dei Radicali con il Partito Democratico.
Veltroni risponde oggi dalle Marche che lo stato è laico e ogni religione può esprimere la propria opinione.
Personalmente credo nella validità della candidatura dell'oncologo milanese Veronesi, un professionista stimato da tutti e un eroe nazionale nella lotta del cancro, mentre penso sia opportuno da parte della Chiesa puntare politicamente sul sostegno economico alle famiglie deboli per favorire le nascite e contrastare l'aborto.

Vi riporto in sintesi le opinioni dell'ordine dei medici sulla legge 194, prese dal quotidiano online "La Repubblica":

ROMA - La legge 194 va sostenuta in quanto, anche a distanza di anni, "dimostra tutta la solidità e la modernità del suo impianto tecnico-scientifico, giuridico e morale", l'uso della pillola del giorno dopo come contraccettivo d'emergenza non deve essere sottoposto a "surrettizie limitazioni" e deve essere finalmente ammesso l'uso della pillola abortiva, la Ru486, quando c'è la possibilità va sempre garantita "la possibilità di vita autonoma del feto": sono le posizioni assunte dalla Federazione degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri (Fnomceo) in un documento approvato oggi Roma dal suo Consiglio nazionale.

Sostenere la legge. La legge 194, "pur scontando ritardi e omissioni applicative, a distanza di 30 anni dimostra tutta la solidità e la modernità del suo impianto tecnico-scientifico, giuridico e morale. Occorre supportarla", si legge nel documento. Pur con "ritardi ed omissioni applicative", secondo la Fnomceo la legge 194 ha contribuito "alla sostanziale scomparsa dell'aborto clandestino" e anche alla "drastica riduzione delle interruzioni volontarie di gravidanza".

Non ostacolare la pillola del giorno dopo. Nel testo si parla anche di pillola del giorno dopo, il contraccettivo d'emergenza che troppo spesso è difficile riuscire ad avere. "Non può incontrare surrettizie limitazioni - afferma la Fnomceo - che ostacolino la fruizione del diritto della donna che intenda prevenire una gravidanza indesiderata e un probabile successivo ricorso all'aborto".

L'assistenza ai feti abortiti. Ogni volta che ci sono possibilità di vita autonoma del feto secondo la Fnomceo questa va sostenuta. Legge 194 sull'interruzione di gravidanza e Codice deontologico dei medici, si rileva nel documento, contengono già orientamenti condivisi sulla questione dei nati prematuri. Ad esempio, la legge 194 prevede che "quando sussiste la possibilità di vita autonoma del feto ... il medico che esegue l'intervento deve adottare ogni misura idonea a salvaguardare la vita del feto". Secondo il Codice deontologico, prosegue il documento, il medico deve "ispirare il proprio comportamento caso per caso, secondo un'appropriata e autonoma valutazione clinica", evitando ogni forma di accanimento terapeutico.

venerdì 22 febbraio 2008

La spesa quotidiana è alle stelle

Mentre tutti i nostri politici sono impegnati nelle alleanze e nello scegliere i propri candidati, la spesa quotidiana degli italiani diventa insostenibile.

L'ultima indagine ISTAT sul mese di gennaio rappresenta un quadro negativo impressionante con il prezzo del pane +12% e la pasta +10%, il latte +8.7%, la frutta +4.8%, la carne +3.6%.

Dove andremo a finire di questo passo ??? Riusciremo a riempire il carrello del Supermercato come qualche mese fa o ritorneremo ai tempi remoti post guerra??

Di sicuro c'è solo una cosa, la spesa di tutti i giorni è più cara del 4.8 % rispetto al 2007 e colpisce soprattutto i beni primari dei quali non si può fare a meno.

Vi riporto come al mio solito parte di un articolo preso dal "Corriere della Sera" online:

ROMA - L'Istat conferma: l'inflazione nel mese di gennaio, rispetto al dato di un anno prima, è al 2,9%, ai massimi dal 2001. Ma il dato che preoccupa di più è quello sulla «spesa di tutti i giorni»: sui prodotti ad «alta frequenza d'acquisto» cioè quelli che vengono comprati praticamente quotidianamente - come alimentari, tabacchi, carburanti, giornali o come il conto del bar e del ristorante - l'inflazione è molto più alta del tasso generale. Ed è stata pari, nel mese di gennaio, al 4,8%. È quanto sottolinea l'Istat in uno specifico focus dedicato ai diversi prodotti acquistati dalle famiglie italiane.

RINCARI QUOTIDIANI - Dal 2002, rileva l'Istat, il tasso di crescita dell'inflazione relativa ai beni ad alta frequenza d'acquisto è stato «sistematicamente più alto» rispetto al tasso complessivo. Il 4,8% di aumento registrato a gennaio è peraltro il più alto degli ultimi 11 anni.

ALTA FREQUENZA - Nel gruppo di beni ad alta frequenza di acquisto – il cui peso all'interno del paniere è del 39% - sono comprese anche le spese per affitto, beni non durevoli per la casa, servizi di pulizia e manutenzione per la casa, carburanti, trasporti urbani, giornali, ristorazione e spese di assistenza. «Si tratta di un gruppo – spiegano all'Istat - che ha registrato sistematicamente dal 2002, con l'ingresso dell'euro, aumenti superiori, a volte molto superiori, al tasso medio».

PANE E PASTA IN ORBITA - A gennaio, tra gli aumenti più elevati, il pane è cresciuto il 12,3% rispetto a un anno prima, mentre la pasta segna un aumento del 10 per cento. Lo segnala l’Istat, spiegando che anche i latticini continuano ad aumentare. Latte, formaggi e uova aumentano del 6,5 per cento (il latte da solo aumenta dell’8,7 per cento). La carne aumenta del 3,6% (rincaro più elevato per il pollame, che segna +6,7%). La frutta aumenta del 4,8% e il pesce del 3,6 per cento.

lunedì 18 febbraio 2008

La legge 194 sull'aborto si candida alle politiche...

Non avrei mai pensato che dopo tanti anni ritornasse in discussione proprio in questa campagna elettorale la Legge 194 sull'aborto.

Giuliano Ferrara che insieme al Cardinale Ruini ha lanciato qualche mese fà la moratoria internazionale contro l'aborto da far approvare all'ONU e in queste settimane proprio lo stesso Ferrara si è candidato alle Politiche con una lista Antiabortista, contro la 194.
Il 2008 politico è iniziato con la questione sui diritti civili, su quegli argomenti così delicati come l'aborto, l'eutanasia, la ricerca sulle cellule embrionali e staminali che non meritano di essere stampate sulle schede elettorali.

Non si può certo negare che non siano argomenti importanti, ma addirittura vedere "L'aborto" con un simbolo alle prossime elezioni francamente mi sembra una forzatura politica e un atto violento gratutito contro chi convive con i drammi dell'aborto, della malattia terminale e delle patologie senza cure.

Anche Berlusconi ha invitato Ferrara a lasciar perdere la sua iniziativa politica, ma Casini oggi rilancia dal "Corriere della Sera" una Commissione d'inchiesta sulla 194.

Vi riposto alcune dichiarazioni sull'argomento aborto prese dal "Corriere della Sera" online:

ROMA - Non si vuole mettere in discussione la legge 194 sull'interruzione volontaria di gravidanza, ma veder chiaro sulla sua effettiva applicazione. L'aborto è uno dei temi «caldi» della campagna elettorale appena cominciata ed è Casini a lanciare la palla dalla trasmissione «Porta a porta». Il leader dell'Udc annuncia che intende proporre una commissione d'inchiesta sulla legge 194 per indagare sulla inattuazione di alcune parti della legge. Quanto alla lista pro-life di Giuliano Ferrara, Casini commenta: «È una testimonianza bella quella di Ferrara sull'aborto, però non credo sia possibile amministrare un Paese parlando solo di aborto».

FINI SU FERRARA - Dubbi sull'iniziativa del direttore del Foglio arrivano anche dal leader di An, Gianfranco Fini, intervistato da Maurizio Belpietro a «Panorama del giorno». «Personalmente ho molti dubbi sull'opportunità di una lista collegata a una battaglia pur sacrosanta come è quella per la vita e contro l'aborto. Ma fatta questa premessa, quello che decide Ferrara non dipende da me». Fini ribadisce dunque il suo giudizio positivo sulla 194: «Sono convintamente antiabortista ma - sottolinea il leader di An -, sono convinto che l'aborto è un dramma che colpisce tutte le donne e la 194 è una legge equilibrata che va fatta rispettare, anche nella parte relativa alla prevenzione».

giovedì 14 febbraio 2008

Sorprese elettorali nel Partito delle Libertà...

Casini sta lasciando Berlusconi dopo 14 anni di stretta alleanza reciproca.

Casini non ci sta ad entrare nel PDL e dopo svariati tentativi di dialogo con Berlusconi e i dirigenti di Forza Italia, il Consiglio Nazionale dell'UDC fa approvare un documento presentato da Buttiglione nel quale si da al via la candidatura di Casini come Premier.

Questa rappresenta una novità elettorale importante nel quadro politico nazionale in quanto se tutto fosse confermato, Berlusconi si vedrebbe diminuire la percentuale di consenso e quindi Veltroni avrebbe più possibilità di affrontare una partita ancora aperta.
La corsa a Palazzo Ghigi si fà sempre più interessante e i due Leader sembrano essere finalmente convenuti nell'idea di realizzare alleanze elettorali e politiche più sicure rinunciando anche a qualche voto e partitino in più.

Vi riporto le ultime dichiarazioni di Berlusconi dal "Corriere della Sera" online:

ROMA -
Silvio Berlusconi e Pier Ferdinando Casini sono ufficialmente ex alleati. Di più: alle prossime elezioni politiche saranno entrambi in corsa per la stessa poltrona, quella di presidente del Consiglio. La direzione dell'Udc ha approvato all'unanimità un documento in cui si conferma la scelta di una corsa in solitaria e si chiede all'ex presidente della Camera di assumere l'onere della candidatura a premier per lo scudo crociato. Il leader di Forza Italia, che in mattinata aveva lanciato l'ennesimo appello-ultimatum all'unità, incassa dunque il gran rifiuto.

«RISULTATO MODESTO» - La decisione deve ancora essere ufficializzata, in particolare Casini dovrà sciogliere ogni riserva. Ma il consenso unanime espresso dallo stato maggiore del partito lascia pochi dubbi sul fatto che l'Udc e il Pdl affronteranno la sfida elettorale da due posizioni diverse. Uno scenario, questo, che si era fatto via via più chiaro con il passare delle ore. Al punto che in mattinata lo stesso Berlusconi, partecipando a Uno Mattina, era arrivato a pronosticare un risultato «molto modesto» per i centristi in caso di una loro corsa in solitaria. Casini, però, lascia ancora aperto uno spiraglio: «Parlerò con Berlusconi - ha detto il leader carismatico del partito -. Prendiamoci qualche ora di riflessione in più per rendere ancor più chiara la responsabilitá di questa lacerazione. Scioglierò presto la mia riserva». Il parlare apertamente di «lacerazione» potrebbe essere già un'indicazione per capire quale sarà l'epilogo della vicenda. Ma in politica le cose possono modificarsi fino all'ultimo.

«DESTINATI A PERDERE» -Silvio Berlusconi, in ogni caso, anche oggi è apparso determinato nel chiedere all'Udc un ingresso senza condizioni nel Pdl. Nel corso della trasmissione non ha ad esempio rinunciato a ricordare che «Casini è stato eletto in Forza Italia nel '94». E a proposito della presa di posizione sul simbolo, aveva parlato di una questione «facilmente superabile», con la partecipazione dei centristi prima alla lista unica e poi alla creazione di un gruppo unitario in Parlamento. Ma se non c'è la volontà di seguire questo percorso, è stato di fatto il commento di Berlusconi, allora tanto peggio per Casini: «L'Udc sta decidendo in queste ore con dei rischi enormi. I cittadini si chiederanno se il voto andrà sprecato», anche perché, secondo i sondaggi, anche senza Udc, il Pdl ha «ampi margini», circa «il 10-12%» di vantaggio. «Al momento - ha aggiunto Berlusconi - la situazione è questa ma bisogna vedere se l'elettore dell'Udc deciderà di dare un voto ad un partito che non ha minimamente la possibilità di vittoria». Il Cavaliere è stato quindi categorico: «L'Udc in questo modo se andrà da sola avrà un risultato più che modesto».

«SIMBOLO SENZA STORIA» - La decisione dei centristi di imputarsi sul simbolo (ancora in mattinata il segretario Lorenzo Cesa ha parlato della necessità di «non dividere i moderati e farli vincere ma salvaguardando la dignità di ciascuno») il leader forzista proprio non riesce a digerirla. Si tratterebbe, ha evidenziato, di una «rinuncia temporanea», di un «piccolo sacrificio», «un qualcosa che l'Udc potrebbe fare» anche perchè «questo simbolo non ha storia». Una sottolineatura, quest'ultima, che certo non ha contribuito a rasserenare gli animi e a favorire il riavvicinamento. Al punto che l'Udc sembra avere preso definitivamente le distanze dagli ex alleati.

sabato 9 febbraio 2008

13-14 aprile 2008: Berlusconi vs Veltroni

Tutto è pronto per la grande sfida elettorale che vedrà il 13 e 14 aprile Berlusconi contro Veltroni.

Il Partito delle Libertà con Leader Berlusconi sarà composto da Forza Italia, Alleanza Nazionale, Nuova DC, Riformatori Liberali, Nuovo PSI e correrà insieme all'alleanza esterna della Lega Nord.

Il Partito Democratico con Leader Veltroni correrà da solo, ma già si profila un'intesa con l'Italia dei Valori.

Non volendo fare torto a nessuno cito anche le altre alleanze minori che correranno nella competizione elettorale:
-La Rosa Bianca con Tabacci, Pezzotta e Baccini;
-La Sinistra Arcobaleno con candidato Bertinotti che vede l'unione di Rifondazione Comunista, PdCI, Verdi, SD.

Rimane da vedere cosa faranno anche altri partiti e soprattutto con chi faranno alleanze elettorali, fra questi i maggiori sono:
l'UDC di Casini (prossimo ad un incontro chiarificatorio con Berlusconi);
i Radicali della Bonino e Pannella;
i Socialisti di Boselli;
l'UDEUR di Mastella;
la Destra di Storace.

Questo è il quadro attuale politico aggiornato al 9 febbraio, sicuramente la vera partita sarà giocata da Berlusconi e Veltroni, gli unici ad aver dato qualcosa di nuovo alla politica nazionale e soprattutto gli unici a raccogliere attualmente un consenso elettorale dal 30 al 40 %.

Facendo un pronostico azzardato se le alleanze rimarranno queste, Veltroni con il PD+IDV potrebbe superare anche il 40%, mentre Berlusconi con il PDL +Lega +UDC abbondantemente il 45 %.

Il Bipolarismo quindi è vivo più che mai, gli altri partitini sono avvisati; questa volta vale il detto "meglio soli che male accompagnati" !!!

giovedì 7 febbraio 2008

Alla ricerca dell'alleanza perduta...

Tutti i partiti si stanno muovendo per le prossime elezioni politiche del 13-14 Aprile 2008.
Alle ultime consultazioni con il Quirinale si sono presentate 37 delegazioni appartenenti alla galassia della politica, ma cosa ci porterà la 16° legislatura questo è ancora presto per dirlo.

Facendo un pronostico molto generico, attualmente si avranno nel Centro-Sinistra due importanti gruppi parlementari, quello della Sinistra Arcobaleno (pdci-rif.com.-verdi-sin.dem.) e quello del Partito Democratico (che forse includerà l'IDV-radicali-socialisti -il MRE), mentre nel Centro- Destra la partita delle alleanze è ancora aperta, ma è chiaro che se FI si presentasse insieme agli altri fondatori della CDL potrebbe vincere le elezioni lasciando a casa gli altri 10 micro-partitini.

Dimenticavo, al Centro è nata la Rosa Bianca con Tabacci, Baccini e Pezzotta.

Il centro-sinistra sembra aver imparato dall'ultima esperienza il detto: "è meglio essere soli che male accompagnati"...
Nel centro-destra invece la sicurezza dell'imminente vittoria sta portando a qualche screzio nella Lega Nord contraria all'ingresso di Mastella e Dini, mentre Berlusconi apre le porte a tutti sapendo bene che il "tutti" vuol dire poltrone e richieste varie.

Dagli ultimi sondaggi (vanno presi sempre con le pinzette) il PD con a capo Veltroni potrebbe addirittura arrivare al 35% correndo da solo e facendo quindi una grande opera di chiarezza e pulizia, mentre Berlusconi andrebbe al Governo con larga maggioranza, ma con all'interno più di dieci partitini, che potrebbero giocare lo scherzo fatto a Prodi.

Mi trovo personalmente in sintonia con Maroni della Lega che l'altra sera a "Porta a Porta" ha invitato Berlusconi a correre con i fondatori della Casa della Libertà, escludendo le piccole rappresentanze, che potrebbero dare noie molto grandi alla coalizione dopo le elezioni.

La Partita si fa interessante e nei prossimi giorni ne vedremo sicuramente delle belle, intanto per notizia possiamo dire che il gioco delle elezioni anticipate costeranno a tutti i contribuenti circa 300 milioni di euro.
In due anni 2006 e 2008 abbiamo "investito" nella politica partitica 600 milioni di euro in rimborsi elettorali !!!

lunedì 4 febbraio 2008

Niente accordo, arrivederci riforma elettorale...

Consultazioni senza significato, non è cambiato niente da due settimane ad oggi.
Non sono serviti neanche gli appelli della società civile e religiosa a far mutare idea al Berlusconi.
Marini incassa la sconfitta e molto probabilmente già in serata rimetterà il suo incarico esplorativo al Presidente Napolitano.
Si fanno già ipotesi sulla data delle Elezioni Anticipate che si svolgeranno con ogni probabilità ad Aprile, resuscita la Casa delle Libertà mentre l'Unione ne esce a pezzi.
Unica novità politica è il Partito Democratico, ma se andrà da solo nella prossima tornata elettorale lo si scroprirà nelle prossime settimane.

Rimango perplesso e deluso dalla politica italiana, sopratutto per il mancato accordo sulla riforma elettorale, quindi nel permanere senza preferenze nominali, con la CdL sicura di vincere largamente, ma con un sistema vecchio senza garanzie di governabilità e di clausole certe per la coalizione di Centro Destra.
Berlusconi dichiara di volere le riforme a larga maggioranza solo dopo il voto, in pratica solo dopo il suo ritorno a Palazzo Ghigi.

Attendo un vostro parere cari blogger, intanto vi riporto le dichiarazioni di Berlusconi di questa mattina:

ROMA - «Dialogo sì, ma dopo le elezioni». Silvio Berlusconi non cambia idea: dopo la caduta del governo Prodi, bisogna andare subito al voto. «Non è una tragedia, né un salto nel buio», dice. Al termine dell'incontro con il presidente del Senato, Franco Marini - nell'ultima e decisiva giornata di consultazioni - il leader di Forza Italia spiega che «questa legge elettorale può dare ottimi risultati, consentendo di governare». Dunque, formare un governo che abbia l'unico scopo di modificare il sistema di voto o che permetta di celebrare il referendum «è un'inutile perdita di tempo». Anche perché, vista la «distanza» che c'è tra centrodestra e centrosinistra («tra dieci e sedici punti percentuali», assicura l'ex premier), l'attuale sistema permette «ampia libertà agli schieramenti». Berlusconi auspica dunque che il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, «indica subito le elezioni»: «È nostro convincimento - dice - che la cosa migliore per risolvere i problemi del Paese sia avere un governo legittimato dal voto popolare. Ci auguriamo, e crediamo che sarà così, che terminate le consultazioni, il capo dello Stato possa indire le elezioni: è un'esigenza del Paese avere un Governo che risolva i problemi».
Berlusconi chiarisce che si tratta di «un'utopia, di un'ipotesi irrealistica», visti i tentativi di «delegittimarci che arrivano sempre dall'altra parte». «Noi - aggiunge - abbiamo comunque ribadito la nostra disponibilità al dialogo con l'altra parte, volontà che anche dopo le elezioni potrà avere un seguito». Più tardi, scambiando alcune battute con i giornalisti a Palazzo Grazioli, Berlusconi si dice disponibile a dare la presidenza di una delle Camere all'opposizione in caso di vittoria del centrodestra alle prossime elezioni: «Rientra in un discorso più ampio. È un'ipotesi plausibile».