lunedì 15 ottobre 2007

E' nato il Partito Democratico

Walter Veltroni attuale Sindaco di Roma è il Segretario del Partito Democratico, è stato eletto con oltre il 75 % dei voti.
Alle urne si sono presentati circa 3 milioni e 400 mila cittadini, il dato rappresenta un vero successo se si conta che erano stati preventivati non più di 2 milioni di votanti.
Il dato politico è veramente importante perchè storicamente è la prima volta in Italia che si vede la nascita di un partito riformista democratico con così tanta partecipazione popolare.

Riporto qui di seguito le prima conferenza stampa presa dalle pagine del "Corriere della Sera":

«Nei prossimi giorni non parteciperò ad alcuna trasmissione televisiva». Lo ha precisato il neosegretario del Partito Democratico, Walter Veltroni leader della nuova forza politica, «la prima in Europa - ha sottolineato il sindaco di Roma - ad essere nato da una spinta dal basso». Veltroni ha commentato positivamente il risultato dell'affluenza, i 3 milioni e 400 mila elettori che hanno deciso di recarsi alle urne per la scelta del segretario. «Un numero eccezionale» ha sottolineato Veltroni che ha poi parlato di «un voto per e non contro, un voto sereno, razionale, determinato e anche allegro e festoso».
Veltroni ha poi utilizzato «due parole chiave» per definire la nuova stagione politica che si apre con la nascita del Pd: «Iinnovazione, per riconquistare il futuro; e coesione, che è diversa da unità, perché è qualcosa di più». In questa legislatura, ha fatto presente Veltroni, il partito sosterrà lealmente il governo Prodi, sul quale il giudizio è assolutamente positivo «perché ha un bilancio di risultati ottenuti non riscontrabile in altri esempi della legislatura». Il sindaco di Roma ha poi ricordato le riforme che il centrosnistra vorrebbe varare, tra cui la riduzione del numero di parlamentari e la possibilità per il presidente del Consiglio di nominare e revocare i ministri, e ha detto che risultati significativi potrebbero essere ottenuti in otto mesi.
Veltroni ha approfondito la questione dei programmi del nuovo soggetto politico. «I cittadini - ha detto - non ci chiedono solo che il Pd sia un'altra tappa di una storia, ma di fare una cosa del tutto nuova, chiedono discontinuità». «C'è bisogno di un partito aperto - ha precisato - dove convivano diverse culture, senza correnti organizzate, dove ci sia la voglia di rappresentare le forze esistenti, le forze nuove arrivate e quelle che guardano a noi».



P.S.
Il Sottoscritto va per una settimana in ferie, riscriverò dopo il 24 ottobre, ciao e a presto.

7 commenti:

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Buone Vacanze Francesco.

Spero che davvero questo Partito sia in grado di riuscire dove molti hanno fallito.

Augusto ha detto...

Bla bla bla bla
Quali sono i programmi di questo (nuovo?) partito?
TAV: sí o nó?
PACS: sí o nó?
Pacchetto sociale (come votato dai sindacati): sí o nó?
Assistenza alle famiglie: sí o nó?
Tassazione al 20% delle rendite da capitale: sí o nó?
Ecc.
Forse ogniuno ha votato per un suo "partito immaginario" pronto a contenere tutto ed il contrario di tutto.(Ma, anche.....)
Tipo il "vecchio programma" quello delle 280 pagine; per intenderci.
Düra minga, düra nó.

Anonimo ha detto...

Buone vacanze anche da parte mia. :)))

Antonio Candeliere ha detto...

ed ora aspettiamo la prima tornata elettorale. Parleremo di successo solo allora.

Neuro ha detto...

Secondo il mio punto di vista questa del partito elettorale è stata una pagliacciata.
Innanzitutto la scelta di far votare anche i sedicenni è un semplice meccasnismo per potersi assicurare il quorum necessario.
Ma poi scusate secondo voi sono state elezioni serie? Ha un senso mettere Veltroni contro Rosy Bindi??? Tanto valeva che scegliessero loro il leader... ah no giusto, avevano bisogno dell'euro a testa (fatevi il conto).
Insomma, ancora una volta mi sento preso in giro da questo tipo di democrazia (che di democrazia ha ben poco)

Anonimo ha detto...

imparato molto

Anonimo ha detto...

molto intiresno, grazie