giovedì 22 maggio 2008

Scajola, si parte col nucleare

Il Ministro delle Attività Produttive Claudio Scajola intervenendo all'Assemblea di Confindustria lancia il progetto delle nuove centrali nucleari.

Queste sono le brevi frasi sul tema energia:

«Entro questa legislatura porremo la prima pietra per la costruzione nel nostro paese di un gruppo di centrali nucleari di nuova generazione »

«Solo gli impianti nucleari - ha aggiunto il ministro - consentono di produrre energia su larga scala, in modo sicuro, a costi competitivi e nel rispetto dell'ambiente».


Inizia quindi il dibattito sul tema "Energia", da tanti decenni è un problema molo sentito sulle spalle degli italiani. Le nostre bollette sono trà le più care d'Europa e serve quindi al più presto una nuova strategia che consenta di dare una svolta seria in questo settore.
Sicuramente analizzando le centrali nucleari di nuova generazione si dovranno rivedere i parametri di rispetto dell'ambiente e della salute che hanno portato alla vittoria nel 1987 del referendum italiano contro il nucleare (post cernobil).

Scajola ha quindi aggiunto:
La scelta del nucleare «è un solenne impegno assunto dal presidente Berlusconi all'atto della fiducia al nuovo governo. Onoreremo questo impegno con convinzione e determinazione».


Successivamente il Ministro delle Attività Produttive ha evidenziato la necessità di realizzare «una strategia energetica nazionale contenente priorità, indirizzi e strumenti di attuazione per il breve e il lungo periodo e che sarà sottoposta a pubblica consultazione attraverso una Conferenza nazionale per l'energia e l'ambiente».

martedì 13 maggio 2008

Berlusconi parte bene...

Dichiarazione positiva alla Camera dei Deputati in vista della fiducia di domani al quarto Governo Berlusconi.
Il Presidente del Consiglio viene applaudito in alcuni passaggi dall'opposizione e lui stesso applaude il discorso di Piero Fassino del Partito Democratico.

Queste sono le priorità che il Governo sarà chiamato ad affrontare:

-rimozione dei rifiuti in Campania, la detassazione prima casa, agevolazioni fiscali generalizzate, interventi per «la sovranità della legge sul territorio dello Stato» e per «liberare dalla paura i cittadini, soprattutto donne e anziani, la sicurezza è sinonimo della libertà».

Berlusconi ha ribadito l'urgenza di arrivare alla crescita del Paese, dal punto di vista economico e sociale, alla necessità di arrivare ad un «federalismo fiscale e solidale» e ad un maggiore sviluppo del sud, anche attraverso una lotta decisa alla criminalità organizzata.

Il Presidente del Consiglio ha evidenziato la volontà di realizzare le riforme istituzionali e costituzionali insieme all'opposizione; ha citato il rafforzamento dei poteri dell'esecutivo, la diminuzione del numero dei parlamentari, il nuovo assetto federalista, il nuovo sistema di elezione di Camera e Senato. A tutte le forze politiche Berlusconi ha detto: «nessuno deve sentirsi escluso».

La XVI° Legislatura è iniziata davvero in modo positivo, distensivo e auguriamoci tutti che ci sia nei prossimi mesi un segnale concreto di svolta per il nostro amato paese.

Personalmente sottolineo come gli italiani hanno certamente dato un segno deciso con le ultime elezioni;

basta frammentazione politica e governativa, basta polemiche inutili, cari politici rimboccatevi le mani e lavorate seriamente e concretamente per l'Italia.

giovedì 8 maggio 2008

Ecco il quarto Governo Berlusconi

Dopo 25 giorni dalle Elezioni, Berlusconi presenta il suo quarto Governo (il primo 1994 -96, due dal 2001 al 2006) al Presidente della Repubblica che gli ha conferito il mandato.

Tempi Record in casa delle nostre principali istituzioni, che a meno di un mese dalle Elezioni hanno "volato" per dare la possibilità all'Italia di avere un Governo stabile e forte del mandato dei cittadini.
Napolitano stesso ha ammesso questo record degno di un'amministrazione statale moderna ed europea.

Quindi ecco tutti i Ministri con e senza portafoglio del Governo Berlusconi:

12 i Ministri con portafoglio
Esteri: Franco Frattini; Interno: Roberto Maroni; Giustizia: Angelino Alfano; Economia: Giulio Tremonti; Difesa: Ignazio La Russa; Sviluppo economico: Claudio Scajola; Pubblica istruzione: Maria Stella Gelmini; Politiche agricole: Luca Zaia; Ambiente: Stefania Prestigiacomo; Infrastrutture: Altero Matteoli; Welfare: Maurizio Sacconi; Beni culturali: Sandro Bondi.

9 i Ministri senza portafoglio

Riforme: Umberto Bossi; Semplificazione: Roberto Calderoli; Attuazione Programma: Gianfranco Rotondi; Politiche Comunitarie: Andrea Ronchi; Pari Opportunità: Mara Carfagna; Affari regionali: Raffaele Fitto; Politiche giovanili: Giorgia Meloni; Rapporti con parlamento: Elio Vito; Innovazione: Renato Brunetta.

giovedì 1 maggio 2008

1° Maggio, Festa dei Lavoratori

Che bella immagine, eppure questi lavoratori in un momento di pausa sono sospesi su di una trave a diverse centinaia di metri senza alcuna misura di sicurezza, dopo tanti decenni in Italia la situazione in molti casi non è cambiata più di tanto.

Oltre al problema sicurezza sul lavoro oggi abbiamo anche un "Sindacato" che è poco vero sindacato e molto più immagine, tanto fumo, polverone e poca sostanza.
Ieri sera bastava sentire i familiari degli operai morti della Thissen di Torino, che asserivano di essere stati abbandonati a loro stessi dai sindacati, eppure ai funerali e alle tante trasmissioni televisive tutti in prima fila a stracciarsi le vesti...
Una parente di una vittima ha detto di credere solo nella giustizia, perché è rimasta solo quella a difendere i lavoratori scomparsi, i sindacati non hanno tutelato le loro famiglie.

Il sindacato come la politica sta affrontando un periodo non molto felice, i partiti storici fondati nel sociale sono scomparsi in parlamento e quindi si capisce che gli italiani vogliono poche chiacchiere, pochi comizi urlati, meno immagine, più, ma molto di più sostanza e fatti concreti positivi.

l'Italia non va avanti, non cresce, i lavoratori ne pagano le conseguenze e più passano i giorni, più si capisce che ci attendono periodi economici difficili.

I lavoratori vogliono un sindacato e una politica del lavoro diversa, moderna, concreta e meno urlata, i comizi che sentiremo oggi non servono a molto, ci vogliono i fatti !!!