''L'assemblea di venerdi' scorso va annullata. Presto formalizzero' la mia richiesta. Il problema non e' soltanto l'80% di assenti.
O il Pd apre un confronto vero, in cui si misurano apertamente le diverse opzioni e alla fine si prendono decisioni sulla base di regole democratiche, oppure il partito si cristallizzera' in gruppi e gruppetti dominati dai vari capicorrente''.
''Ah, sarei io l'irresponsabile! Solo perche' -commenta Parisi- dico in pubblico una piccola parte di cio' che tanti dicono in privato. E perche' mi batto per salvaguardare cio' che resta di quel grande processo di partecipazione che sono state le primarie. Al posto dei tre milioni e mezzo di elettori e dei 2.854 eletti, ai quali non hanno mai dato la parola, vorrebbero ora sostituire una direzione di 150 persone nominate da un 'caminetto' di 10. L'assemblea e' stata cancellata. La domanda di partecipazione sbeffeggiata.
Rinnovando il suo favore per un congresso per fare completa chiarezza sulla linea politica, Parisi prende poi le disatanze dal progetto dalemiano di riforma istituzionale ed elettorale in senso tedesco. ''Sono contrario. Condivido l'analisi sulla inadeguatezza di un premierato di fatto privo di contrappesi. Ma la soluzione -ha affermato Parisi- non puo' essere un ritorno alle coalizioni che si formano in parlamento. La via d'uscita passa da un rafforzamento della democrazia governante: il presidenzialismo o il semipresidenzialismo. Avevo capito che questa era la linea del Pd e di Veltroni. Un bipolarismo a vocazione bipartitica.
Ora non so. E' un punto centrale della nostra strategia futura''.
E alla domanda se e' su questo che si dovrebbe tenere il congresso, Parisi ha risposto: ''Se Veltroni sostiene ancora quello che ha sostenuto in passato, D'Alema o chi e' d'accordo con lui, dovrebbe candidarsi in alternativa. Cosi' sarebbero vere le primarie. E il Pd si rianimerebbe''.
Si riapre quindi più che mai il confronto tra i vari personaggi di spicco del PD, una resa dei conti annunciata dopo la sconfitta delle politiche e acutizzata nei scorsi giorni dopo la debacle pesantissima del voto amministrativo siciliano che ha visto un PD al 20% e un centro destra raccogliere tutte le province con in alcuni casi una forza anche vicina all'80 % dei consensi.
Si fanno quindi sentire Dalema ex DS che ha creato uno pseudo correntone all'interno del PD, Parisi ex prodiano proveniente dalla Margherita, entrambi prendono spazio e voce al segretario Veltroni che certamente non sta affrontando un gran periodo.